«Uffici troppo caldi, Comune fuorilegge» Multa antismog dalla Regione
Ispezione dell’Arpa nei locali che ospitano anche l’assessorato all’Ambiente. Palazzo Marino aveva invitato ad abbassare il riscaldamento
24 January, 2006
<b>Albertini: targhe alterne? Se la maggioranza dei sindaci le vuole, non mi opporrò</b>
Gli appelli si sono ripetuti a raffica. Milanesi, rispettate l’ordinanza del sindaco, rispettate i venti gradi dentro le abitazioni e gli uffici. Ieri, il sindaco Albertini è andato ancora più in là e ha chiesto ai milanesi di abbassare di due gradi la temperatura per combattere lo smog. L’assessore all’Ambiente, Domenico Zampaglione, ne è stato il più fervido assertore: settimana scorsa aveva annunciato controlli a raffica. Ieri, finalmente, sono partiti i controlli congiunti dell’Arpa (Regione) e del Comune: il primo a finire nel libro nero degli inquinatori è stato proprio il Comune. Per essere più precisi, gli uffici di piazza Duomo 21. Dove ha sede anche l’ufficio dell’assessore Zampaglione. Infrazioni anche negli uffici comunali di via Pellico e via Marino. I privati sono stati più bravi: su 5 negozi solo uno è risultato fuori norma. Multa scongiurata, per adesso. Una semplice diffida e l’obbligo di rientrare nei limiti perché negli uffici del terzo piano (dove ha sede l’Arredo urbano e il corpo dei vigili ambientali) la temperatura è superiore ai ventidue gradi (26°). L’unico ufficio non controllato è stato proprio quello di Zampaglione. Se la ride il verde Carlo Monguzzi: «Siamo in mano ai dilettanti. Per un amministratore chiedere il rispetto di una norma e non dare l’esempio è la cosa peggiore».
Se l’accertamento successivo non dovesse dare i frutti sperati, sarà l’Aem (gestore dell’impianto) a doversi fare carico della multa. Che va da 516 a 2.582 euro. A onore del vero, bisogna ricordare una cosa. Che lo stesso Albertini nei giorni scorsi aveva denunciato i troppi gradi nel suo ufficio a Palazzo Marino: «Ho dovuto chiudere i termosifoni». Alla fine della giornata la task force «mista» ha fatto 39 controlli sugli impianti: 7 sono risultati fuori norma (alimentati a olio combustibile). È scattata la procedura di una sanzione da 5 mila a 10 mila euro.
Parte così la settimana dell’Ambiente organizzata dal Comune, una sette giorni di mostre e dibattiti in piazza dei Mercanti. Con le polveri sottili che superano per il 14° giorno consecutivo i limiti di legge (121 microgrammi al Verziere, 159 a Juvara) e la decisione del sindaco di astenersi nel caso che il tavolo dei sindaci voluto dal presidente Formigoni dovesse decidere per le targhe alterne continuative.
«Non è vero che sono contrario alle targhe alterne - attacca Albertini -. Sono neutrale. Ma le considero inutili, dannose economicamente e limitative delle libertà individuali. Per questo mi asterrò. Se gli altri voteranno sì, vinceranno». Poi torna sul riscaldamento. «Perché invece non abbassiamo di due gradi il riscaldamento in tutti gli appartamenti e gli uffici, mettendoci magari una maglietta di lana? Risparmieremmo di più in termini economici, di inquinamento e guadagnerebbero un po’ meno i petrolieri. Non piacerà forse alla Moratti, ma credo che faccia bene ai cittadini».
Maurizio Giannattasio