L'efficienza energetica degli immobili permetterebbe un risparmio del 15% sulle importazioni dalla R
Il Comunicato del Kyoto Club
24 January, 2006
Migliorare l’efficienza di utilizzo del gas consentirebbe di risparmiare nel prossimo quinquennio una quantità di gas pari al 15% delle importazioni dalla Russia
L’adozione di misure di emergenza come la riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati o l’autorizzazione all’utilizzo nelle centrali termoelettriche di olio combustibile ad alto tenore di zolfo è il segnale di una mancanza di governo dell’energia che, dopo essersi manifestata negli anni scorsi sul versante elettrico con i black-out,.si estende ora anche al gas.
L’attenzione dei media è concentrata sulla necessità di adeguare l’offerta, attraverso l’incremento delle importazioni dei gasdotti e con la realizzazione di terminali di rigassificazione. Tutte cose ragionevoli. Ma non bisogna dimenticare le azioni sul lato della domanda.
Se i decreti sull’efficienza energetica del 2001 rivolti ai distributori elettrici e del gas fossero partiti come previsto l’anno successivo invece di subire un ritardo di 3 anni, attualmente avremmo un risparmio di oltre 1 miliardo di mc/anno di gas, pari al 4% delle importazioni dalla Russia.
Ma cosa si può fare nei prossimi anni per aumentare l’efficienza energetica degli usi finali?
Limitiamoci al settore civile.
Se i nuovi edifici venissero realizzati secondo le norme contenute nei nuovi regolamenti edilizi già adottati da un certo numero di comuni lombardi avremmo annualmente un risparmio di oltre 100 milioni di metri cubi di gas, valore che si cumulerebbe anno dopo anno.
Se inoltre le caldaie a gas che vengono annualmente installate (oltre un milione) invece di esser di basso rendimento energetico, fossero a 3 o 4 stelle (alta efficienza), si avrebbe un risparmio aggiuntivo di oltre 200 milioni mc di gas all’anno. A questi andrebbero aggiunti i risparmi sarebbe legati alla riqualificazione degli involucri degli edifici, termicamente molto scadenti in Italia.
In conclusione, una politica attenta sul versante dell’efficienza potrebbe nel prossimo quinquennio portare ad un risparmio di gas di oltre 4 miliardi di metri cubi, un valore pari al 15% delle attuali importazioni dalla Russia, con un vantaggio economico per il minore esborso sia per l’acquisto del metano che per l’acquisizione di crediti di carbonio per far fronte agli impegni di Kyoto
<i><b>Gianni Silvestrini</b>
Direttore scientifico del Kyoto Club</i>