Relazione programmatica
A. Bratti
01 June, 2003
Verona, 6 maggio ’03 Il messaggio che esce dal World Summit di Johannesburgh si può riassumere nella seguente frase estrapolata dal documento "Local action moves the World" : "nel prossimo decennio, continuare a costruire sui successi della "Local Agenda 21 " e accelerane la realizzazione attraverso campagne e programmi di "Local Action 21 ", significa creare comunità e città sostenibili proteggendo al contempo i beni comuni...". L 'impegno dei governi locali dopo Rio è stato notevole: più di 6.000 processi di Agenda 21L sono in corso in tutto il mondo mentre a livello europeo network di governi locali importanti come Eurocities, ICLEI e WHO sono impegnati fin da Aalborg, 1994, nella diffusione dell'Agenda 21 in Europa. All'interno di questo quadro i governi locali italiani hanno fatto passi da gigante. La nostra Associazione ha recentemente conseguito ulteriori adesioni contribuendo a far partire centinaia di processi di Agende 21 e assumendo un ruolo di leader all 'interno della Campagna europea per le città sostenibili. Se vogliamo veramente condizionare lo sviluppo delle nostre città e delle comunità verso la sostenibilità abbiamo la necessità di introdurre e ancorare "strumenti di gestione" che integrino efficacemente le politiche sociali, ambientali ed economiche. Strumenti che consentano di governare in modo più trasparente, che permettano di "misurare" le politiche indicando i progressi raggiunti e i tentativi falliti. In questo modo avremo economie locali vitali, la costruzione di comunità sostenibili in cui la pace sia condizione indispensabile, città eco efficienti, e comunità dinamiche in grado di trasformarsi senza perdere le proprie identità. La sfida che ci attende è sicuramente difficile, soprattutto dopo i recenti fatti collegati alla guerra in Iraq che hanno evidenziato, se mai ce ne fosse stato bisogno, le difficoltà delle Nazioni Unite e l'impossibilità di avere un governo multilaterale dei processi di sviluppo. La nostra Associazione esce dall 'Assemblea di Ancona più forte, sia numericamente che strutturalmente. Grazie al lavoro dei soci siamo oggi un 'importante realtà internazionale elemento trainante della Campagna Europea. A livello nazionale, il convegno organizzato dal Ministero dell'Ambiente l'8 Aprile ha testimoniato la grande efficacia del I Bando Ministeriale, a cui abbiamo contribuito in maniera significativa, che ha consentito di attivare numerosi progetti. Tante di queste realtà sono soci dell' Associazione. Dalla ricerca effettuata da Focus Lab (2002) emerge che dei 513 enti che aderiscono alla Campagna europea oltre 240 hanno attivato i processi di A21. Per quanto invece riguarda la certificazione ambientale solo 18 Enti hanno raggiunto la certificazione Iso 14001 o EMAS (Focus Lab 2003). Anche a livello Regionale (Puglia, Marche, Toscana, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo) si sono attivati bandi e iniziative legate a questo processo partecipato. Nel 2002 e 2003 sono venuti a scadenza importanti appuntamenti internazionali, tutti fortemente collegati alle tematiche dello sviluppo sostenibile: a Monterrey la Conferenza sul finanziamento dello sviluppo, a Nairobi il I World Urban Forum dell'ONU, a Roma la Conferenza della FAO , il Summit di Johannesburgh sullo sviluppo sostenibile e il recente Water Forum di Kyoto. Nonostante le questioni legate alla guerra abbiano offuscato il grande movimento che si è creato attorno al tema dell' Acqua, è necessario riportare l'attenzione sulle profonde trasformazioni che investono le realtà locali che condizioneranno nel futuro la gestione di questo bene naturale. A Kolding (2002) le Autorità locali europee hanno definito i lO obiettivi da perseguire per rendere operativi i principi della sostenibilità a livello locale. Di questi, l'integrazione delle politiche, l'adozione di strumenti integrati (Bilanci ambientali, sociali, sistemi di gestione ambientale...), l'applicazione delle politiche per gli acquisti verdi, l'attenzione verso i cambiamenti climatici e le politiche di gestione dell'acqua, la cooperazione internazionale "city to city" costituiscono i punti per i quali il Coordinamento dovrà impegnarsi nel prossimo anno. E' indispensabile lavorare per favorire ulteriormente la diffusione di processi concreti di Agenda 21 locale, assumendo l'obiettivo minimo di un raddoppio nel corso del 2003 dei Forum cittadini attivi e l'impegno ad adottare in modo conseguente i Piani di Azione. Sarà per cui necessario riproporre un aggiornamento dell'indagine sullo Stato di attuazione dei processi di Agenda 21 in Italia. Passare dall'Agenda 21 all'Azione 21 deve significare estendere la base associativa e nel contempo rafforzare la qualità dei processi. Nei prossimi due anni ci saranno molte realtà locali in cui si voterà. E' fondamentale, anche se a quanto pare la sostenibilità non è elemento centrale dei programmi dei partiti, che Agenda 21 e strumenti come il Bilancio ambientale e sociale siano considerati. Il Coordinamento si dovrà occupare dei numerosi strumenti di sostenibilità che le varie realtà hanno attivato, sistemi di gestione ambientale, indicatori europei, bilanci sociali, acquisti verdi, VAS, contabilità e bilanci ambientali nonche dei piani "istituzionali" come i piani paesaggistici e i piani regolatori partecipati. A questo proposito sarà importante approfondire sia 1 'uso di strumenti con valenza propriamente ambientale come CLEAR (Progetto Life sulla contabilità ambientale che vede la partecipazione di 17 soci), Ecobudget (Progetto Life di ICLEI sul budgeting ambientale), il Sistema di indicatori europei e EMAS, che strumenti più a valenza sociale come l’Impronta etica, i bilanci sociali e partecipati, SA 8000. E' in corso, inoltre, sempre a fini disseminativi la formalizzazione del rapporto con il FORMEZ fondamentale per la diffusione degli strumenti di sostenibilità locale. Con il FORMEZ e più in generale con il Dipartimento Funzione Pubblica va rafforzato un rapporto che consenta di formare sia amministratori che i funzionari degli Enti locali. Sarà importante far leva e valorizzare le esperienze, dei soci e dei soggetti a loro collegati, che derivano dall'attivazione di percorsi innovativi. Come Direttivo abbiamo sollecitato i soci a presentare progetti mirati in questo senso. Il Comune di La Spezia, Modena, Sesto San Giovanni, la Provincia di Pescara, il Comune di Vercelli e Copparo , Comune di Foggia hanno già formulato idee che potranno essere interessanti percorsi di lavoro per il 2003. Riteniamo inoltre necessario attivare coordinamenti regionali che in collegamento con il Direttivo possano applicare autonomamente gli strumenti e i percorsi di sostenibilità. E' indispensabile una stretta collaborazione con i soci sostenitori che possono garantire un'operatività che al momento la struttura organizzativa del Coordinamento non è sempre in grado di esaudire in maniera soddisfacente. L 'ampliamento della diffusione dei processi passa anche attraverso una relazione più stretta con le attuali organizzazioni degli enti locali e territoriali. L'esperienza condotta con UNCEM relativa al Premio per le montagne sostenibili, che ha visto l'adesione di oltre 40 realtà, è sicuramente da ripetere. Va inoltre formalizzato in maniera definitiva il rapporto con ANCI e UPI. Il collegamento con il mondo accademico e le associazioni economiche e sociali a livello nazionale è indispensabile per favorire i processi a livello locale. A questo proposito si è attivato un rapporto con il CNEL che si è reso disponibile a svolgere un ruolo di coordinamento fra la nostra associazione e le rappresentanze delle categorie economiche e sindacali. Il miglioramento della qualità dei processi avviene anche tramite un approfondimento culturale sui temi e gli strumenti legati al concetto di sostenibilità. Oggi l'espressione sviluppo sostenibile è un'espressione abbondantemente abusata. Mantenere nella vaghezza i pur difficilissimi contorni ed i significati concreti di cosa possa voler dire attuare la sostenibilità nei nostri processi di sviluppo significa procedere ad un'azione ingiustificata scientificamente e scorretta dal punto di vista sociale, economico e politico. Diventa pertanto indispensabile avviare un'operazione profonda, documentata e critica, di vera e propria alfabetizzazione del concetto di sostenibilità dello sviluppo. Sarebbe quindi necessario, così come proposto dal Comune di Modena, attivare iniziative il cui scopo vada in questo senso, una sorta di Centro culturale e di documentazione al servizio del Coordinamento. Sul fronte delle relazioni internazionali si ricordava il ruolo determinante dell'Associazione all'interno della Campagna europea. Ruolo che sarà ancora più importante poi che abbiamo rinnovato l'adesione anche per il 2003-2005. Un posizione di primo piano ci sarà assegnata sia nell'organizzazione dell'evento Aalborg + 10 sia negli altri avvenimenti che coinvolgeranno la Campagna. Stiamo inoltre attivando rapporti con altre associazioni di Enti locali dell 'Europa dell' est. Siamo poi impegnati anche per il 2003 a garantire ai nostri soci un livello d'informazione adeguata di ciò che avviene a livello europeo sui temi della sostenibilità locale. Va inoltre ricordata l'adesione a due importanti progetti internazionali con FMCU ed ICLEI uno sull'edilizia sostenibile l'altro sugli strumenti di integrazione di governance locale. Non siamo altrettanto soddisfatti delle relazioni con le strutture governative ed in particolare con il Ministero dell'Ambiente. I tentativi di richiesta di incontro con esponenti significativi del Ministero sono stati innumerevoli ma non hanno prodotto nessun esito positivo. Siamo quindi fortemente preoccupati di questo scollamento che rischia di determinarsi tra enti locali e governo centrale che sarebbe imbarazzante dover spiegare a livello europeo, soprattutto in questa fase che vede il nostro Paese alla guida dell'Unione europea. Chiederemo quindi ulteriormente di incontrare il Ministro al fine di instaurare una collaborazione proficua e che proprio ora stava iniziando a dare risultati concreti e positivi. L 'affermazione tra l'altro del principio di partnership tra la sfera centrale e quella locale sta alla base dello sviluppo sostenibile. Per finire, penso sia necessario organizzarsi per irrobustire le strutture dell'Associazione, dando più spazio alla struttura tecnica, il che significa dotarsi presso la segreteria, nell'ambito delle risorse disponibili, di personale adeguato anche a sviluppare progetti ed iniziative. Abbiamo anche l'intenzione di potenziare il sito web, per poter ulteriormente migliorare le relazioni tra Direttivo e i Soci.