Lotta allo smog, la Regione ha un nuovo progetto
Ma l´assessore all´Ambiente del Comune è perplesso: "Difficile riuscirci in poco tempo" - da Repubblica del 26.01.2006
26 January, 2006
<b>Sara Strippoli</B>
Per Torino pollice verso. Molto meglio nelle altre province del Piemonte. I valori di Pm10, le polveri sottili il cui valore soglia continua ad essere sforato in barba alle direttive europee, in città non calano di un solo microgrammo. Anzi, in una zona come piazza Rivoli, nel 2005 area stabile di cantiere, la media annuale è passata da un accettabile 39 mcg/mc a un ben peggiore 56. Un salto significativo di 17 microgrammi a metro cubo. Salgono anche le cifre registrate dalla centralina di via della Consolata, che si conferma fra i punti più critici in città. Ancora peggio l´indicatore dell´Itis Grassi che rimane stabilmente negativo: 69 microgrammi nel 2004, ancora 69 nell´anno della corsa finale della Torino always on the move. La media annuale era 58 microgrammi nel 2004, è cresciuta fino a 65 nel 2005. Che fare allora? Alla domanda, un quesito-ritornello che rimbalza di anno in anno, tenta ora di dare una risposta la Regione, che propone alle Province la firma di un protocollo d´intesa concordato anche su base interregionale. Ieri l´incontro Regione-Province deciso dall´assessorato all´Ambiente della Regione Nicola De Ruggiero.
Il quale, alla sensazione di impotenza percepita dai cittadini più sensibili alle tematiche di tutela ambientali, risponde mettendo l´accento sulla necessità di interventi strutturali. Per intenderci, non targhe alterne o domeniche a piedi considerati provvedimenti esclusivamente tampone. Tradotto in atti concreti, ha spiegato De Ruggiero: «L´accordo prevede di stabilire come priorità il rinnovamento del parco dei mezzi pubblici in circolazione: su 3455 autobus diesel, 1256 sono precedenti alla classificazione Euro, altri 280 sono classificati Euro 0. Il dato indica come sia necessario intervenire dal punto di vista quantitativo per potenziare il servizio. Se vogliamo che i provvedimenti decisi siano efficaci è da lì che è necessario partire». E a chi lo accusa di insistere sul rinnovamento dei mezzi senza chiarire quale potrebbe essere il contributo della Regione, l´assessore risponde promettendo uno stanziamento di circa dieci milioni di euro, una bella fetta dei fondi a disposizione del suo assessorato.
Altre azioni che incidano sulla mobilità suonano molto ambiziosi: entro il primo ottobre 2006, ad esempio, i Comuni con più di duemila abitanti dovrebbero «mettere a punto la realizzazione e il completamento delle zone di limitazione totale (zone pedonali) o parziale (Ztl), coprendo almeno il 20 per cento delle strade dei centri abitati». Un traguardo che l´assessore comunale all´Ambiente Dario Ortolano ritiene difficilmente raggiungibile a Torino, dove adesso la Ztl centrale comprende il 4-5 per cento e con le altre zone sfiora appena il 10: «La tendenza è di andare in quella direzione, ma ottobre 2006 è molto vicino». Nelle Ztl, inoltre, dovrebbe scattare il divieto di accesso per almeno tre ore al giorno. Tutte le Province e i Comuni , poi, sono invitati ad emanare un provvedimento di divieto, a partire dal primo ottobre 2006, dei veicoli ad uso privato commerciale, industriale e artigianale immatricolati prima del 1993.
Altro tema sul quale lavorare per colpire il bersaglio, ha aggiunto De Ruggiero, è il riscaldamento. La prossima settimana il piano sarà presentato in Consiglio regionale: «Indichiamo soluzioni come lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, l´utilizzo di impianti termici, la diffusione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore e l´utilizzo di sistemi di coibentazione ed isolamento in grado di ridurre i consumi».