Il giudizio di Legambiente alla vigilia dei Giochi
Bene la scelta di una grande città ma si è persa quasi del tutto l'occasione di fare di queste le prime olimpiadi ecologiche
08 February, 2006
<i><b>Della Seta: “I giochi un grande simbolo di pace e di dialogo, ma persa l’occasione di fare di queste le prime olimpiadi ecologiche”
Plauso al CIO: “Bene la scelta di una grande citta’
Per ospitare i giochi invernali, e’ la premessa per ridurre l’impatto sugli ecosistemi di montagna”
Bonardo (Legambiente Piemonte) sui lavori: “Qualche buon risultato, ma poi due mega-impianti usa e getta, scarsa qualita’ architettonica e infrastrutture localizzate a macchia d’olio. Spesi 3 miliardi di soldi pubblici, troppo bassa l’utilita’ per i cittadini”</B></I>
“I giochi olimpici, tutti i giochi olimpici, sono una grande simbolo di pace e di dialogo tra i popoli. Questo vale anche per Torino 2006, e vanno condannati i tentativi di coinvolgere la fiaccola olimpica nella vertenza sulla Tav in Valle di Susa”. Così Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, alla vigilia della cerimonia inaugurale dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino.
Per Legambiente, è anche positivo che per la prima volta nella storia delle Olimpiadi invernali, la scelta sia caduta su una grande città: “I giochi sulla neve – ha detto Della Seta – gravitano evidentemente su aree naturali, ospitarli in una città consente di ridurre l’impatto ambientale utilizzando per i servizi, villaggio atleti e centro media, strutture già esistenti. E’ auspicabile che d’ora in avanti il Cio continui su questa strada, è l’unico modo per non pesare sugli ecosistemi di montagna con opere di grande dimensione”.
Legambiente traccia poi un bilancio sintetico di Torino 2006 dal punto di vista delle ricadute ambientali: “Queste – afferma la presidente di Legambiente Piemonte Vanda Bonardo – potevano essere le prime olimpiadi sostenibili, ecologiche, e visto il loro costo elevato, oltre 3 miliardi di euro quasi tutti a carico dei contribuenti, dovevano servire al futuro di Torino e del Piemonte. Così non è stato, malgrado la costante disponibilità al confronto del mondo ambientalista, e le olimpiadi rimarranno come un’occasione sostanzialmente persa”.
Tra le scelte discutibili o palesemente insensate, i due impianti ex-novo per il salto a Pragelato e per il bob a Cesana, costati 100 milioni di euro e grandi disboscamenti e che dopo le gare resteranno inutilizzati (era stato proposto di utilizzare per queste due specialità i vicini impianti francesi); la costruzione di ben quattro palazzetti del ghiaccio, oltretutto di bassa qualità architettonica, di cui è tuttora incerto l’uso futuro; la dislocazione a macchia d’olio a Torino di impianti e infrastrutture, fuori da un’idea organica di riqualificazione della città.
Positivi, invece, i criteri costruttivi del Villaggio atleti (area ex-Moi), con 2000 mq di pannelli solari e un sistema per il riciclaggio delle acque, e apprezzabile l’impegno per neutralizzare parte delle emissioni di anidride carbonica legate all’evento olimpico (circa 300 mila tonnellate) finanziando progetti per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
“Nel complesso – dicono Della Seta e Bonardo – è mancata da parte del Toroc la consapevolezza che oggi le olimpiadi, invernali od estive, non possono non essere all’insegna della qualità ambientale e dell’utilità sociale. La fretta di realizzare in tempo gli impianti e le infrastrutture, le vicissitudini non sempre edificanti che hanno accompagnato la preparazioni dell’evento, hanno contato di più dell’esigenza di mettere pienamente a frutto nell’interesse dei cittadini le somme ingenti che si sono spese”.
<b>OPERA PER OPERA, I COSTI DELLE OLIMPIADI DI TORINO 2006:</B>
- Palasport Hockey 1, stadio comunale (Torino): 86,82 milioni di euro;
- Oval (Torino): 62,13 milioni di euro;
- Palavela (Torino): 47,46 milioni di euro;
- Stadio del ghiaccio (Torino): 11 milioni di euro;
- Palazzo polifunzionale del ghiaccio (Pinerolo): 14,09 milioni di euro;
- Palazzo del ghiaccio (Torre Pellice): 11,55 milioni di euro;
- Trampolini (Pragelato): 34 milioni di euro;
- Impianto di bob, slittino e skeleton (Cesana Torinese): 61,45 milioni di euro;
- Villaggio Olimpico ex mercati generali (Torino): 140,49 milioni di euro;
- Villaggio Media “Spina 2” (Torino): 13,88 milioni di euro;
- Villaggio Media ex ospedale militare “Caserma Riberi” (Torino): 30 milioni di euro;
- Villaggio Media “Villa Claretta” (Grugliasco): 17,4 milioni di euro;
- Villaggio Media Itc-Ilo (Torino): 16,50 milioni di euro;
- Villaggio Olimpico (Sestriere): 8,37 milioni di euro;
- Villaggio Olimpico (Bardonecchia): 26,65 milioni di euro;
- Villaggio Media “Spina 3 – Area Vitali” (Torino): 13,96 milioni di euro;
- Villaggio Media “Spina 3 – Area Michelin” (Torino): 14,8 milioni di euro;