«Basta appelli ai cittadini, basta stupidaggini in libertà. Milano e la Lombardia hanno bisogno di provvedimenti seri e strutturali per affrontare l’emergenza inquinamento». Presidio dell’Unione in largo Cairoli durante la giornata di blocco alle auto: Carlo Monguzzi dei Verdi, Nando dalla Chiesa della Margherita, Marco Cipriano e Giuseppe Civati dei Ds hanno protestato ieri contro «la non serietà di chi ci governa». Mentre qualche supporter espone cartelli con slogan fin troppo espliciti («Formigoni, basta romperci i polmoni»), gli esponenti del centrosinistra insistono: «Non ha senso parlare di termosifoni al minimo, di maglioni per proteggersi dal freddo. Ci dicano piuttosto come pensano di potenziare il servizio pubblico dei mezzi di trasporto, per convincere i cittadini ad abbandonare l’auto a casa. Finché i mezzi pubblici non saranno comodi, frequenti, veloci e puntuali, i milanesi continueranno a preferire il mezzo privato, che inquina e peggiora le condizioni del traffico». Quanto alla domenica senz’auto, Monguzzi insiste sul fatto che «una ogni tanto serve più che altro per educare e abituare a spostarsi senza automobile. Ma non si creda che questa sia una soluzione».
Il leader regionale dei Verdi protesta anche sulla prospettiva di un’intesa fra Regione e Provincia per la realizzazione della seconda tangenziale (la Tem): «Alcuni studi del Politecnico e le osservazioni di diversi sindaci dei Comuni della zona hanno dimostrato che non servirebbe ad alleggerire il traffico. Quindi, ribadiremo il nostro deciso no a un provvedimento che non risolve i problemi ma ne aggiunge».

E. So.