La raccolta differenziata rivela nuovi stili di vita
I benefici in termini economici ed ambientali sono evidenti. A colf e badanti il ruolo chiave. Gli spazi dei cortili ricreano confronto sociale. Le ipotesi dell'Università Milano Bicocca (Sociologia) in collaborazione con Comieco
01 March, 2006
Analizzare i nuovi comportamenti degli italiani? L'importanza dei dati relativi alla raccolta differenziata quale nuova variabile e dimensione di analisi per capire alcuni trend di cambiamento negli stili di vita e nelle pratiche di consumo nel nostro paese.
Questa la novità presentata da Giorgio Grossi, Giampaolo Nuvolati e Francesca Zajczyk del Dipartimento di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca e illustrata nel convegno 'Stili di vita, comportamenti di consumo e raccolta dei rifiuti' organizzato insieme a Comieco - Consorzio Nazionale per il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.
Il sistema adottato è un 'uovo di Colombo': la raccolta differenziata quale cartina di tornasole di alcuni momenti fondamentali della vita di tutti i giorni: il rapporto tra spazio pubblico e spazio privato, i luoghi di acquisto e di consumo, il legame tra individuo, famiglia e collettività.
In concreto è quindi possibile costruire una sorta di griglia che è in grado di rivelare l'evolversi delle abitudini degli italiani nel medio periodo: questi dati saranno poi utilizzati anche per programmare con efficienza maggiore la raccolta differenziata.
Nel nostro paese lo spazio abitativo, come sanno soprattutto le giovani coppie, è una risorsa sempre più scarsa che non è compatibile con la razionale gestione dei rifiuti. La soluzione sarebbe trasferire il problema nello spazio cosiddetto semi-pubblico, che sta a metà tra l'appartamento e la strada: gli spazi comuni della raccolta differenziata potrebbero diventare non solo i luoghi per accogliere i bidoni ma, soprattutto, aree per una comunicazione fondata sull'emulazione (se lo fa il vicino lo faccio anch'io) che sia in grado di riattivare i rapporti tra i vicini di casa ormai inesistenti.
Anche le nuove modalità di consumo hanno un rapporto molto stretto con la raccolta differenziata: si va sempre più verso un cittadino che utilizza prodotti indipendentemente dal possesso o dall'acquisto (il noleggio o il comodato d'uso aumentano il loro peso), al di fuori della casa e dell'ufficio. Un cittadino sempre più itinerante, che viaggia spesso per lavoro e passa sempre più tempo negli aeroporti e nelle stazioni: bisogna quindi pensare spazi e modalità nuovi per dare ovunque accessibilità alla raccolta differenziata.
Una società sempre più divisa ed individualista vede la famiglia come unica istituzione che sostiene l'individuo.
Si tratta però di una famiglia nella quale la persona di riferimento non è più solo la 'mater familias': le colf e le badanti spesso immigrate assumono una rilevanza fondamentale, anche nelle scelte di acquisto e nelle pratiche sociali rilevanti come la raccolta differenziata. In questo senso è utile un sistema normativo ed educativo che sappia unire nuovi e vecchi italiani anche in termini di comunicazione - fornendo le informazioni nelle lingue dei paesi
d'origine, ad esempio - favorendo la conoscenza dei reali benefici della raccolta.
"Dopo la creazione dell'Osservatorio Nazionale sul Senso Civico insieme ad altri partner, Comieco ha collaborato con l'Università Bicocca per questa ricerca che analizza i comportamenti degli italiani e l'evoluzione dei consumi utilizzando la raccolta differenziata come 'cartina di tornasole" ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. "Una raccolta differenziata che, soprattutto per ciò che riguarda la carta ed il cartone, vede gli italiani sempre più convinti del valore di un gesto che ci colloca ai primi posti
in Europa con oltre 2.000.000 di tonnellate raccolte nel 2005. Milano è in questa classifica ideale sempre ‘maglia rosa’ tra le città italiane".