\"Ibrido: svolta tecnologica a medio termine\"
Da www.ruoteperaria.it
09 March, 2006
07 marzo 2006
ROMA - La tavola rotonda “Il motore ibrido: svolta tecnologica o moda temporanea”, tenutasi a Roma il 3 marzo 2006 (grazie alla collaborazione tra “Ruoteperaria” e la rivista “Quattroruote”) nell’ambito della “4ª Esposizione di Veicoli Ecologici”, ha dato un chiaro orientamento riguardo la validità della tecnologia ibrida, vera risorsa per le case automobilistiche produttrici di vetture a basso impatto ambientale.
Durante l’incontro sono emersi dati significativi: la Toyota, pioniere del sistema ibrido, ha venduto nel nuovo millennio circa 550.000 veicoli a doppia alimentazione in tutto il mondo con modelli quali la “Prius” e la “Lexus RX400h” sempre più all’avanguardia; la Honda ha immesso sul mercato la nuova “Civic Hybrid” con motore benzina/elettrico IMA (integrated motor Assist), evoluzione della precedente con prestazioni migliorate; il Gruppo PSA Citroen Peugeot si appresta a lanciare il nuovo sistema ibrido diesel/elettrico in produzione dal 2010.
Il Centro Ricerche Fiat e GM Powertrain hanno voluto sottolineare che le rispettive strategie aziendali puntano allo sviluppo dell’ibrido in virtù di studi e progetti già in essere che sino ad oggi hanno portato risultati oltre ogni aspettativa. Presente anche la casa motociclistica Piaggio che, assieme all’Università di Pisa, ha presentato il progetto della “Vespa ibrida” primo scooter elettrico/benzina che dal prossimo anno potrebbe entrare in catena di montaggio.
Insomma il risultato è chiaro, l’ibrido benzina supportato dal motore elettrico è ormai una tecnologia tangibile che offre validi risultati, soprattutto nella circolazione a ciclo urbano, con una buona riduzione di consumi di carburante e di inquinanti. Questa è la strada intrapresa a breve/media scadenza dai più importanti gruppi automobilistici mondiali per una mobilità più sostenibile nella speranza di un futuro ad emissioni “zero”.
Svolta tecnologica dunque che tuttavia necessita ancora di studi ed investimenti, che possano ancor di più migliorare le attuali prestazioni dei mezzi ibridi così come la loro dotazione strumentale (ad esempio batterie più leggere, meno ingombranti e con cicli vitali più lunghi). Le risorse economiche non vanno dirette verso strategie di marketing, utilizzando tali temi come arma per sconfiggere le concorrenti sul mercato. L’obiettivo è unico e comune: riduzione d’inquinamento acustico e da polveri fini per una mobilità più sostenibile