Ricerca Cnr: il 30% delle polveri arrivano dall'Autosole
- da Gazzetta di Parma del 04.03.2006
10 March, 2006
Un confronto immediato con i gestori della rete autostradale per costringerli a partecipare ai costi dell’inquinamento provocati dalle grandi arterie nazionali. È il cuore dell’ordine del giorno approvato a maggioranza nel corso della Riunione della conferenza nazionale degli Assessori all’Ambiente Icbi (Iniziativa Carburanti a Basso Impatto Ambientale) presieduto dall’Assessore all’ambiente del comune di Parma Pietro Vignali. La convenzione riunisce 220 comuni italiani impegnati nella lotta all’inquinamento atmosferico e include grandi città come Genova, Aosta, Bari, Bologna, Venezia, Palermo. Riuniti a Parma, a margine della convention di Euromobility, dopo aver preso atto dei dati relativi al pesante impatto ambientale provocato dalle autostrade sulla qualità dell’aria, la conferenza degli assessori ha concordato sulla necessita di un intervento più che mai urgente. Una presa di posizione che arriva dopo che in mattinata era stato presentato ad opera del Cnr, il primo studio che pesa il contributo dell’autostrada all’inquinamento atmosferico. La conferenza degli assessori ha pertanto dato mandato all’assessore all’ambiente del Comune di Parma Pietro Vignali, di attivarsi immediatamente per aprire con i gestori della rete autostradale una procedura di verifica degli impegni di compensazione e mitigazione ambientale. Nelle prossime settimane verrà convocato un tavolo di confronto per stilare un completo quadro della situazione in merito a quanto messo in atto dalle autostrade per ridurre l’impatto ambientale nonchè individuare azioni congiunte da mettere in campo. Parallelamente la macchina istituzionale si metterà in moto per rendere operativa la richiesta di concorso ai costi dell’inquinamento così come indicato dalla Direttiva Europea stilata da Paolo Costa. «È necessario attuare azioni urgenti», ha spiegato Vignali, «in quanto è ormai evidente che l’inquinamento non può essere combattuto solo attraverso azioni tampone bensì mediante interventi strutturali sul lungo periodo in grado di aggredire alla fonte le emissioni».