Il sindaco di Parigi dichiara guerra all'inquinamento elettromagnetico.
E firma un accordo con gli operatori della telefonia mobile
31 March, 2003
Garantire un livello debole di esposizione ai cittadini che abitano in prossimità dei ripetitori; consentire un'informazione trasparente; assicurare un'integrazione meno invasiva possibile dei ripetitori nel paesaggio urbano. Sono solo tre punti, ma sono sufficienti a dare il segnale di una battaglia a cui il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, tiene molto: ridurre al minimo l'impatto dei ripetitori sulla salute dei parigini e sul paesaggio. Ed è con questa finalità che è nata la "carta di buon comportamento", un accordo sottoscritto tra il Comune di Parigi, i tre operatori di telefonia mobile (Orange, Bouygues Telecom e Société francaise du radiotelephone) e l'Agence nazionale des fréquences (Anfr). In particolare, l'accordo prevede che il livello di esposizione alle onde elettromagnetiche sia monitorato costantemente attraverso precise rilevazioni nelle 24 ore. La città di Parigi ha fissato per gli operatori mobili l'obiettivo di contenere questa media di esposizione a 2 volts per metro (riducendone il valore rispetto a quanto indicato nel decreto del 2 maggio 2002). Ma uno dei punti più qualificanti dell'accordo, secondo l'amministrazione, è l'informazione dei cittadini, considerata una priorità. A questo scopo è stata creata una Commissione di concertazione che si riunirà mensilmente per esaminare i piani di sviluppo delle reti degli operatori di telefonia. L'ultimo punto della "carta" riguarda, infine, l'impatto dei ripetitori sul paesaggio e impegna gli operatori ad elaborare dettagliati protocolli di integrazione paesaggistica e ambientale delle loro antenne.