Giovani Archimede antismog
Tre studenti dell'istituto professionale Golgi finalisti della fase nazionale del quindicesimo concorso UE riservato a giovani scienziati
31 March, 2003
Studiano lo smog i giovani Archimede premiati al concorso dedicato ai giovani scienziati europei. Sono i tre studenti dell'istituto professionale Golgi di Brescia, finalisti della fase nazionale del quindicesimo concorso UE riservato agli scienziati in erba. Il 16 aprile il loro progetto sulla qualità dell'aria si è aggiudicato i premi messi in palio dalla Fondazione Ambiente Lombardia e da "La macchina del tempo", la trasmissione televisiva che tra l'altro dedicherà uno spazio alla ricerca dei ragazzi del Golgi all'interno di una delle sue puntate. Titolo del progetto: "Esposizione individuale agli inquinanti dispersi nell'aria: benzene, ossidi di azoto e zolfo, polveri totali, metalli pesanti, muffe e batteri". Curato da Stefania Gallina, Angelo Teodoldi ed Elisa Torosani, tutti studenti del settore chimico, sotto la guida dei professori Milena Peli e Salvatore Inturri. La ricerca prevedeva, in pratica, di affidare ai singoli la verifica della loro esposizione agli inquinanti dispersi nell'aria in cui quotidianamente si muovono e che respirano: un gruppo di volontari della Sesta Circoscrizione di Brescia è stato dotato per alcuni mesi di spugnette aspiranti (delle centraline di campionamento 'fai da te', insomma). Dalle analisi di queste spugnette la conferma che il problema inquinamento esiste e che è in gran parte dovuto all'incremento della mobilità. Un metodo semplice, ma efficace, per testare la qualità dell'aria, insomma. Prossimo appuntamento: Budapest, in vista della fase internazionale del concorso. Incrociando le dita.