Bycicle Film Festival dagli States a Milano
Parte da New York il tour mondiale del Bicycle Film Festival che a dicembre arriverà a Milano. Per celebrare la bici e i nuovi modi di vivere in città
15 May, 2006
<b>Giovani Pesce</B>
Nelle metropoli di tutto il mondo, milioni di persone sono già entrate mentalmente nell'era post petrolifera. E se la stanno già godendo. Il Bicycle Film Festival parla di loro. Nato sei anni fa per iniziativa di Brendt Barbur, questo festival porta in tutto il mondo dei piccoli gioielli di filmografia indipendente, tutti incentrati sulle macchine a pedali e sugli stili di vita che vi ruotano intorno. L'edizione newyorchese parte giovedì 11 maggio e dura fino a domenica 14. Poi sarà la volta di Los Angeles, Chicago, Londra, San Francisco, Sydney, Melbourne, Tokyo, Kyoto. E a dicembre arriverà a Milano. A ogni tappa il Bicycle Film Festival porta con sé anche feste, mostre, concerti e serate, in un grande happening per i ciclisti urbani di nuova generazione.
Assistere al Bicycle Film Festival è un'esperienza rigenerante, perché mette in mostra una città trasfigurata, luogo d'attività aerobica, un posto avventuroso, poetico, segreto. E soprattutto il Bicycle Film Festival cambia la rappresentazione diffusa dei mezzi a propulsione umana, non più mezzi residuali e naïf, ma scattanti strumenti di libertà.
Il Bicycle Film Festival è fatto di materiale girato per lo più negli USA: le corse tra bike messangers nei vicoli di Manhattan, le bici a scatto fisso di San Francisco, i ciclo-chopperisti, le bmx, il ciclocross in aree dismesse, le critical mass, le mostruose macchine a pedali dei Black Label di Brooklyn e tante altre storie e tribù di cui in Italia si sa ancora poco. In contemporanea con il suo arrivo a Milano, a dicembre, verrà lanciato un concorso per la produzione di filmati italiani da far entrare nel circuito e far vedere in tutto il mondo nell'edizione 2007.
L'interesse per il Bicycle Film Festival va al di là degli adepti della bicicletta, perché è un festival di nuova generazione, anticonvenzionale, ironico. E digitale. Il Bicycle Film Festival è espressione di quel vasto "sottobosco creativo" che si muove nelle capitali mondiali della produzione culturale. Il Bicycle Film Festival è fatto per lo più di micro produzioni girate da abili artigiani della videocamera, visionari del digitale. Non mancano artisti di un circuito più grande, come Mike Mills (che ha diretto Keanu Reeves in Thumbsucker e ha girato video per musicisti come Moby, Air e Pulp), Jorgen Leth (cineasta che recita la parte di se stesso nel recente Le Cinque Variazioni di Lars von Trier), Jonas Mekas (icona del cinema indipendente e della video arte newyorchese), Lucas Brunelle (film maker-ciclista di culto) e artisti visivi come i Neistat Brothers.