PM10. PRESENTATO IL PIANO PROGRESSIVO DI RIENTRO.
ASSESSORE CONTA: RISPOSTA FORTE E PUNTO DI PARTENZA IMPORTANTE PER LA LOTTA ALL’INQUINAMENTO. - Comunicato stampa Regione Veneto del 23/05/2006
31 May, 2006
Venezia, 23 maggio
Conversione a metano di un terzo degli impianti di produzione di energia elettrica, maggiore incentivazione per il fotovoltaico, sostituzione degli impianti di riscaldamento residenziali privati, incentivi alla metanizzazione degli impianti industriali di combustione, svecchiamento del parco veicolare pubblico e privato. Sono queste le misure più significative previste dal “Piano Progressivo di Rientro relativo alle polveri PM10”, che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle Politiche per l’Ambiente, Giancarlo Conta, ha approvato e che rappresenta la concreta risposta al giudizio di non idoneità espresso nei giorni scorsi dalla Commissione Europea. Nel presentare alla stampa il provvedimento, l’Assessore Conta ha detto che “è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che la Regione riserva ad una materia tanto delicata come l’ambiente e l’inquinamento. Il Piano – ha aggiunto – andrà ad affrontare i tre aspetti considerati le principali cause d’inquinamento atmosferico, ovvero industria, trasporti ed energia. Questo ci consentirà di chiedere alla Comunità Europea i finanziamenti necessari per l’attuazione delle azioni previste. Per quanto riguarda gli interventi nel settore industriale, questi saranno attuati con accordi di programma per l’applicazione delle BAT (Best Avaible Technologies) e interventi sui limiti autorizzati per i grandi impianti di produzione di energia elettrica. All’interno del Piano – ha proseguito Conta – particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo della filiera di produzione del biocarburante. Biodisel e bioetanolo - ha poi informato – sono oggetto di uno studio specifico, che ne vedrà la produzione e l’utilizzo in territorio veneto, con benefici in campo ambientale sia per quanto riguarda la riduzione delle PM10, sia per il ciclo dell’anidride carbonica, come previsto dal protocollo di Kyoto”. Le misure previste dal Piano di rientro vanno ad aggiungersi a quelle già avviate dalla Regione, che si ricordano essere il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), il progetto Autostrada Viaggiante, l’Accordo di Programma sulla Chimica di Marghera, oltre agli interventi strutturali per lo smaltimento del traffico viario, ovvero il Passante di Mestre, le Opere complementari alle grandi opere viarie, la Valdastico Sud, la Superstrada Pedementona, la A28. E riferendosi proprio agli interventi viari finalizzati anche al disinquinamento atmsoferico, l’Assessore Conta, a chi accusa la Regione di non aver fatto nulla di concreto per la lotta all’inquinamento, ha ricordato che negli ultimi quattro anni la Giunta regionale ha investito oltre 520 milioni di euro”. Il P.P.R.PM10, che ha già ricevuto il parere favorevole di tutte le Province del Veneto, ipotizza scenari di riduzione delle PM10 e l’eliminazione di gran parte delle cause inquinanti entro il 2020, quantificando i costi del risanamento, ove possibile, sulla base di finanziamenti già erogati e previsti. E proprio per dare da subito attuazione al Piano la Giunta regionale è in procinto di attivare un primo fondo di rotazione presso la Veneto Sviluppo S.p.A., la cui dotazione iniziale sarà di 10 milioni di euro. Un secondo fondo sarà creato con provvedimento legislativo e sarà riservato esclusivamente all’ambiente anche per interventi emergenziali, da parte dei comuni, per il recupero di particolari situazioni di degrado. “E’ evidente – ha precisato Conta – che questo Piano, se non sarà accompagnato da analoghe iniziative da parte delle altre Regioni della Pianura Padana, inciderà poco sull’abbattimento delle PM10 nell’area del nord Italia, così come gli interventi emergenziali locali, attuati a macchia di leopardo come il blocco del traffico o le targhe alterne, servono più come alibi agli amministratori, che come misura concreta ed efficace per la soluzione del problema. Con questo Piano, che rappresenta una risposta forte e un punto di partenza importante, - ha concluso Conta – si inciderà, invece, concretamente sia sulle polveri sottili, sia sulle cause di emissione”.