In Australia è guerra alle buste di plastica
Il governo federale ha avviato due anni fa un piano che prevede entro il 2008 il bando pressoché totale. Ottimi i risultati conseguiti finora: 45% in meno, percentuale che corrisponde a una montagna di 3 miliardi di shoppers - da EcosportelloNews
05 June, 2006
Il piano del Governo federale per bandire le buste di plastica dall'Australia entro il 2008 proseguirà. Il ministro dell'Ambiente australiano Ian Campbell è categorico: non si può fermare una campagna che fin qui ha conseguito ottimi risultati contribuendo a ridurre il consumo di sacchetti di plastica del 45 per cento, ben 3 miliardi in meno da quando l'iniziativa è stata lanciata nel giugno del 2004.
Così risponde Campbell, secondo quanto rivelato da <a href="http://www.abc.net.au/news/newsitems/200605/s1645023.htm2">Abc</a>, alle critiche suscitate dai costi del programma. Campbell ha replicato citando un rapporto della Commissione delle Attività produttive secondo il quale i benefici del risparmio di plastica, anche in termini di mancate emissioni di gas serra, compenseranno di gran lunga le spese. Per questo non si farà marcia indietro.
La mobilitazione contro le buste di plastica in Australia è partita da una proposta del Labor Party che prendeva a modello la campagna Plastic Bag Free Town per liberare le città australiane dai sacchetti di plastica. L'iniziativa, lanciata dall'associazione ambientalista Planet Ark nel marzo 2002, si ispirava a un provvedimento introdotto in Irlanda che stabiliva l'aumento del prezzo delle buste alle casse dei supermercati e grazie al quale si era registrato un calo degli acquisti di sacchetti di oltre il 90 per cento.
Il programma che prevede anche multe per chi non dovesse rispettare i divieti prosegue secondo una tabella di marcia precisa: riduzione del 25 per cento entro la fine del 2004, del 50 per cento entro quest'anno e del 100 per cento alla fine del 2008. La messa al bando definitiva dovrà essere formalizzata da una legge entro la fine del 2007.