Consegna merci, chi inquina paga di più
Il tariffario del Comune per i permessi annui: dalla gratuità per i mezzi elettrici ai 300 euro per i veicoli più vecchi - da l'Unità del 08.06.2006
08 June, 2006
BOLOGNA Chi più inquina, più paga. È la logica con cui il Comune di Bologna ha messo a punto il tariffario per i mezzi del circuito di distribuzione merci che richiedono il contrassegno per entrare nel centro storico.
Qualche esempio? Per una sola targa si va dai 100 euro annui dei veicoli pre-euro, ai 25 dei furgoni a metano/gpl o appartenenti a operati interni alla Ztl, alla gratuità per gli ibridi elettrici. Per i permessi pluritarga, anche per gli operatori del centro, si va dai 150 euro per i “non eco” ai 120 per gli “eco” e per i senza targa si arriva fino ai 300 euro annui. Il tutto escluso il pagamento del parcheggio e le limitazioni nelle corsie preferenziali e nella “T”.
Il provvedimento entra in vigore il primo luglio e per i contrassegni già in vigore la cifra dovrà essere pagata entro il 31 luglio: alle aziende sarà recapitato il bollettino con cui effettuare il saldo negli uffici postali. Chi non pagherà, verrà automaticamente multato da Sirio.
Le modalità del nuovo regime tariffario sono state illustrate ieri dall’assessore comunale al Traffico Maurizio Zamboni, che ha inaugurato il nuovo punto di distribuzione dei contrassegni per accesso e sosta in via Saliceto, all’interno della sede Atc. Sarà proprio l’azienda dei bus, infatti, ad occuparsi delle richieste dei titoli, invalidi e sosta gratuita compresi: da lunedì scorso è possibile ritirarli al piano terra di via Saliceto 3. L’ufficio del settore Mobilità, in via Brugnoli, resterà attivo per altri servizi, mentre i contrassegni Ztl operativi (tipo A, DS, DSI ed F) vengono rilasciati già da un mese agli sportelli Atc di via Magenta 16/b. Una riorganizzazione che si è resa necessaria, spiega Zamboni, per l’esiguità degli spazi della sede di via Brugnoli. Soddisfatto Francesco Sutti, presidente di Atc, che sottolinea anche come l’accensione dei sistemi di controllo Sirio e Rita, abbia fatto aumentare la regolarità dei bus e il numero di passeggeri, cresciuti del 6,5% nel 2005 rispetto al 2004. Nel frattempo il traffico in centro è calato del 25%, ma questo non ha aumentato la «velocità commerciale» degli autobus: «Quello che guadagnamo nella Ztl lo perdiamo in periferia», confessa Sutti. Il numero uno di Atc confida ora nel programma di controllo delle principali radiali cittadine per migliorare anche quel dato.
Chi non ha preso bene il pagamento dei contrassegni per i distributori è la Cna. Il presidente degli artigiani bolognesi, Tiziano Girotti, parla di «una nuova tassa per le nostre imprese e un aumento di burocrazia insopportabile per gli artigiani che devono entrare in centro per garantire i servizi ai cittadini che vi abitano». Inoltre, il passaggio dei contrassegni all’Atc non permetterà quest’anno a Cna di rinnovare cumulativamente i pass per i propri iscritti, costringendo 2.000 artigiani a fare la coda. Oggi la Cna incontrerà Zamboni per chiedere un ripensamento. Ma l’assessore replica: «Il piano per le merci ha avuto un iter di 6 mesi, durante i quali le categorie commerciali sono state interpellate - osserva Zamboni -. Bologna arriva a questa decisione con molto ritardo e con tariffe molto ridotte rispetto alle altre città europee. Dichiarare battaglia prima di un incontro, poi, non mi sembra il miglior auspicio per una discussione costruttiva».