Oggi la giornata più calda e umida
Ozono alle stelle, la Protezione civile lancia l´allarme - da Repubblica del 23.06.2006
23 June, 2006
<b>All´Asl è pronto un piano d´intervento: il registro dei soggetti a rischio è aggiornato dai medici di base
Si arriveranno a toccare i trentacinque gradi, la situazione migliorerà leggermente domenica
Consumi record di acqua come nel 2003: 900mila metri cubi al giorno
Il meteorologo: "La pressione resterà alta Solo in montagna forse qualche pioggia"
Luigi Bolognini</B>
Milano soffoca di afa, e continuerà per almeno un´altra settimana. Il meteorologo Luca Mercalli non dà speranze: «La pressione resterà alta, e pure l´umidità, mai sotto il 50%. Forse pioverà, ma sui monti: in pianura qualche nube e in città si potrebbero toccare i 35°». Per questo la Protezione civile prevede oggi e domani un allarme-caldo di livello 3: «Ondata di calore a elevato rischio per la salute della popolazione». Rischio che non viene solo dal caldo in sé e per sé, ma pure dal conseguente aumento dell´ozono, uno dei gas che avvelenano l´aria: al Verziere è cresciuto in un giorno da 98 a 127 milligrammi per metro cubo d´aria, a Parco Lambro da 136 a 162 (il valore limite è 180).
Se non è allarme poco ci manca. E Comune e Asl si stanno già attrezzando. L´assessorato ai Servizi Sociali medita di anticipare - forse già a inizio luglio - le iniziative a favore degli anziani, dal numero verde per le emergenze ai servizi di assistenza quotidiana. Mentre è già operativo un gruppo di lavoro che riunisce istituzioni (assessori a Salute e Trasporti, agenzia Mobilità e Ambiente, Asl e Unità operativa di prevenzione della Regione) ed esperti esterni (tra cui Sergio Harari, direttore dell´Unità operativa di Pneumologia dell´ospedale S.Giuseppe, e Michele Carruba, docente di Farmacologia in Statale) voluto dal sindaco per studiare gli effetti dell´inquinamento e individuare politiche e priorità d´azione a tutela della salute.
Quanto all´Asl, è già pronto il piano caldo: un registro, aggiornato grazie ai medici di base, dei soggetti a rischio, che dal 20 luglio avranno a disposizione un centralino per richieste e segnalazioni. Ma negli ospedali la situazione è già critica nei reparti di Medicina (dove si ricovera chi ha malori da caldo) di San Paolo e Niguarda. Nel primo ospedale il reparto è stato chiuso fino a ieri sera, nel secondo lo sarà fino a domani. Motivo: saturazione. Insomma, non c´è posto. Anche perché se la Protezione civile decreta l´allarme 3 ogni ospedale deve tenere libero il 10% dei letti in Medicina per eventuali emergenze. Per ora al 118 tutto è nella norma, e pure tra i dottori: «Qualche paziente disidratato l´ho già avuto - dice Stefano Nobili, medico di base - specie anziani. Ma per ora restiamo tranquilli».
E poi c´è chi combatte il caldo col fai-da-te. Magari assaltando i negozi di elettrodomestici: «È un viavai continuo - dicono a Mediaworld - dal Pinguino al condizionatore da parete va bene tutto. Chi ha pochi soldi si contenta del ventilatore». Il rimedio ancor più tradizionale si chiama acqua: secondo Metropolitana Milanese, la società che gestisce gli acquedotti, se ne stanno consumando 900mila metri cubi al giorno, come durante la canicola del 2003. Con un incremento nettissimo negli intervalli delle partite dei Mondiali, che causa forti cali di pressione e problemi per chi abita ai piani alti.