Blocco anti-smog, i furbetti del matrimonio
Mille trucchi per aggirare il divieto. C’è chi si dice al seguito degli sposi con un nastro bianco legato all’antenna
04 July, 2006
<B>Falsi cartelli con la scritta «Euro 4» e improvvisi malori di familiari non sempre bastano per evitare la contravvenzione
Damiana Verucci</b>
NON tutti ci stanno a rimanere a casa nel giorno del blocco della circolazione alle auto previsto ieri nella capitale dalle 10 alle 17. Così, tra cartelli veri o presunti con su scritto Euro 4, falsi matrimoni, varie scuse, tipo: «Mia suocera si è sentita male», «devo correre da mio cognato che è rimasto in panne con la macchina», a Roma i furbi non sono affatto mancati. Anche perché, è il caso di ricordarlo, non sono poche le cause che esentano il conducente dal divieto di circolazione e tra permessi e permessini, c'è di che sbizzarrirsi. In una capitale assolata e piena di turisti, forse gli unici realmente soddisfatti dello stop alle auto, i rimedi per non lasciare la macchina in garage si sono sprecati. Qualcuno osa decisamente un po' troppo. Ad un certo punto, per esempio, in tarda mattinata, non sono certo passate inosservate due auto d'epoca, di sicuro non euro 4, che in barba al provvedimento anti-smog, hanno attraversato in tutta velocità piazza Cola di Rienzo e raggiunto senza essere fermate il centro. Nei pressi della stazione Termini, verso le 11 di mattina, una Ford (non euro 4), con due persone a bordo parcheggia e subito dopo il conducente inizia a divorare un tramezzino. Sull'antenna ben visibile un nastro di quelli che si usano per indicare che si fa parte di un corteo matrimoniale. Peccato che gli occupanti dell'auto indossino calzoncini e ciabatte da mare. Viene da sorridere, soprattutto se si ipotizza che abbiano evitato controlli e multe con un semplice, piccolo, accorgimento. Ma il popolo dei furbi non conosce scusa migliore delle malattie improvvise che colpiscono parenti e amici. C'è chi accampa «un attacco di cuore della suocera», chi «uno svenimento del padre anziano». Non sempre funziona per evitare una multa ma tentare non nuoce quando si fa leva sulle "debolezze" delle persone. Poi, come per magia, nel giorno in cui esentate dal divieto sono le macchine meno inquinanti, appaiono tutti insieme gli ormai famosi cartelli con la scritta EURO 4. Quanti di questi non nascondono in realtà un rimedio veloce e praticamente sicuro di evitare una contravvenzione? Non è dato saperlo ma il sospetto è legittimo visto che anche ieri circolavano in centro come in periferia macchine datate che pretendevano di passare per "ultimi modelli". Per il resto Roma aveva ieri l'immagine di una qualsiasi città in una domenica di piena estate: strade vuote, pochissimi romani a passeggio, centro storico affollato di turisti. Qualcuno ha osato, vista la colonnina di mercurio sopra i 30 gradi, un giro in bicicletta, quasi nessuno ha osato portare a spasso bambini piccoli. Sarà stato anche il vuoto di manifestazioni e iniziative organizzate generalmente dal Comune in inverno quando c'è il blocco della circolazione, ma certo la voglia di godersi la città senza le auto, non ha spinto molti romani a rinunciare al mare o al divano di casa.