Via al ticket d\' ingresso. «Ma solo per chi inquina»
L' assessore Croci: da gennaio saranno 270 mila le auto che pagheranno la tassa. Il Comune incasserà 150 milioni di euro - da Corriere della Sera del 01.07.2006
04 July, 2006
Ken Livingstone era venuto a Milano per sostenere la campagna elettorale del Nobel Dario Fo in vista delle primarie dell' Unione. Ieri, a Londra, ha incontrato il neosindaco Letizia Moratti per disquisire di congestion charge, pollution charge e altre ricette per combattere il mal di traffico e d' inquinamento cittadino. Sic transit gloria mundi. Con una curiosità. L' inventore della tassa d' ingresso nella City «per tutti» sembra aver virato sulle posizioni morattiane. Paga - e molto salato, Ken il rosso avrebbe parlato di 25 pounds - solo chi inquina. Lo stesso piano della Moratti che vuole scoraggiare l' ingresso in città delle auto più inquinanti. Declina il suo piano Letizia Moratti. Il suo assessore al Traffico e all' Ambiente Edoardo Croci va leggermente più in là. Sottolinea e precisa quello che la Moratti aveva detto al forum con i lettori del Corriere della Sera: «La pollution charge arriverà prima di quanto è stato previsto». Conferma Croci: «Pensiamo di partire già all' inizio del 2007». Che tradotto in giorni e mesi, significa gennaio. E significa che uno dei momenti cruciali per lo smog sarà «coperto» dalla tassa d' ingresso per i veicoli più inquinanti. La manovra è a tenaglia. Moratti a Londra, i tecnici del Comune a Stoccolma, la prossima riunione dell' Agenzia per la Mobilità e l' Ambiente, la Bocconi e il Politecnico prevista per martedì prossimo. Un «precipitato» che potrebbe tradurre in realtà i progetti nel giro di pochi mesi. Chiaramente ci sarà una fase sperimentale. Le porte elettroniche non sono ancora pronte. Si lavorerà «manualmente». Ossia toccherà alla polizia municipale controllare gli ingressi in città e nel caso punire i trasgressori. «Non abbiamo ancora deciso se utilizzeremo le vetrofanie o i "gratta e passa" - spiega l' assessore Croci - poi toccherà alle telecamere». Rincara la Moratti: «La centrale operativa è già pronta. Dobbiamo invece lavorare sui varchi elettronici». Funzionerà? Secondo i calcoli del Comune, riassunti dalla Moratti, l' ingresso quotidiano in città riguarda circa 650mila mezzi. Dati nudi e crudi: 230mila sarebbero i mezzi che di fronte al peso del ticket preferirebbero evitare la «barriera», 150mila sarebbero le auto esentate (Euro 4 e mezzi ecologici) e 270mila i mezzi che dovrebbero pagare il ticket. Secondo una stima della Moratti l' incasso della pollution charge dovrebbe arrivare sui 150 milioni di euro, soldi da reinvestire «per finanziare opere collegate con la qualità della vita e l' ambiente: verde pubblico ma anche la sostituzione delle vecchie caldaie, per abbattere l' inquinamento». Difficile fare calcoli, ma secondo le cifre indicate dal sindaco e secondo calcoli molto empirici, la cifra media d' ingresso potrebbe aggirarsi intorno ai 3 euro. Mille miglia lontani dalle 8 sterline (attuali) di Londra, ma che comunque potrebbero permettere un buon gettito per le casse del Comune. Chiaramente le tariffe saranno graduate in base al tipo di veicolo usato. Più obsoleto il mezzo, più alto il ticket. Piace all' opposizione il progetto Moratti. In particolare ai Verdi che con Enrico Fedrighini aprono una linea di credito al sindaco: «Quella del ticket è un' importante scelta strategica che va giocata su un campo più vasto rispetto ai confini amministrativi milanesi. È necessario che, alla data in cui entrerà in vigore il pedaggio, almeno su alcuni dei principali assi stradali dove oggi scorre il traffico dall' hinterland in città venga garantito l' aumento di efficienza dei mezzi di trasporto extraurbano attraverso corsie preferenziali». Il dialogo continua.
Giannattasio Maurizio