Italia a due marce nel riciclaggio dei rifiuti
Italia divisa dai rifiuti: a Nord risultati eccellenti nel riciclaggio dei rifiuti, mentre il Sud non riesce ancora a ingranare la marcia giusta - da Il Sole 24 Ore del 13.07.2006
13 July, 2006
di Nicoletta Cottone
Trionfa il Veneto. Il vincitore assoluto dell’annuale classifica di Legambiente che mette in fila i Comuni Ricicloni d’Italia è stato Maserada sul Piave, 7.500 anime in tutto, dove il cittadino prima di consegnare un ferro da stiro alla piattaforma ecologica separa le parti metalliche per agevolare il riciclaggio e dove è in progetto uno spazio di riciclaggio in diretta, dove si possono consegnare o portare a casa mobili. Sono tutte del trevigiano le prime cinque classificate tra i Comuni al di sopra dei 10mila abitanti: Preganziol, San Biagio di Callalta, Spregiano, Ponzano Veneto e Casale sul Sile. Al sesto posto si piazza Alzano Lombardo (Bg), seguito da altri 4 Comuni veneti.
Le grandi città. Fra le grandi città unica Riciclona risulta Torino con il 35,7% di raccolta differenziata. Milano e Firenze conquistano un dignitoso 30%, mentre sono lontane da buoni risultati Roma (15,85% di raccolta differenziata), Palermo (8,32%) e Napoli (5,61 per cento).
«L'ennesima emergenza campana di queste ultime settimane - dice Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - è il sintomo dell'assenza di una seria politica di gestione che stenta a liberarsi dal giogo degli interessi della criminalità organizzata legati al traffico e allo smaltimento dei rifiuti, nonostante l'apprezzabile sforzo della protezione civile. Il paradosso è che questo avviene proprio nella Regione in cui Bellizzi e altri comuni del Salernitano dimostrano che con una buona raccolta differenziata non esistono le montagne di immondizia lungo le strade».
Sud bocciato per la raccolta differenziata. La fotografia scattata da Legambiente rileva, dunque, ancora una volta un Paese non sincronizzato. Nel Sud nessun Comune supera il 35% di raccolta differenziata utile a diventare un Comune Riciclone. Nel Mezzogiorno il migliore è un piccolo Comune, Rofrano, che punta su una buona campagna di informazione ai cittadini, sulla presenza di associazioni che si occupano della raccolta di indumenti usati e di tutela ambientale e civica. Il Comune conta anche su una bassa produzione di rifiuti pro capite grazie all’impiego di scarti da cucina per il compostaggio e il nutrimento di animali da cortile e la scarsa diffusione di rifiuti da imballaggio legata alla scarsa presenza di supermercati.
I risultati di Centro e Nord. Al Centro i migliori risultati nella raccolta differenziata si registrano a Lucca (39,01%), Siena (39,53%), Prato (35,60%) e Pistoia (35,07 per cento). Fra i capoluoghi di provincia al nord trionfa Lecco (54,23 per cento).
«La raccolta differenziata - dice Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente - è ormai in metà dell'Italia l'architrave del trattamento moderno dei rifiuti urbani, ma il rischio di una battuta d'arresto viene dal decreto legislativo 152 (la famigerata legge delega). Troppi i trucchi all'italiana, come quelli che equiparano il riciclaggio al recupero energetico o che considerano la plastica da petrolio come energia rinnovabile. Ci appelliamo al nuovo Governo perché allinei la normativa italiana a quella di tutta Europa e dia impulso, senza scorciatoie, a un moderno sistema industriale di trattamento degli scarti».
I parametri del premio. Il concorso nazionale «Comuni Ricicloni», prende in considerazione la qualità della gestione integrata dei rifiuti più che la sola percentuale di raccolta differenziata. Ecco i parametri sottoposti a misurazione: la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi (Gpp-Green Public Procurement) da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio.