\"Non sono io a inquinare Circolo un´ora al giorno\"
Munari vende abbigliamento al mercato ed è presidente degli ambulanti - da Repubblica del 18.07.2006
18 July, 2006
«Circoliamo per mezz´ora all´andata e mezz´ora al ritorno. Non credo proprio che siamo noi ad inquinare». Parola di venditore ambulante. Valerio Munari, commerciante di abbigliamento e presidente della Fiva (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) di Torino, ha alle spalle anni di esperienza sulle strade cittadine, anni trascorsi quasi interamente con lo stesso mezzo di trasporto. «Ho detto addio al mio Fiat 238 dopo 22 anni - racconta - Può sembrare eccessivo, ma non lo è. Percorrendo 6-7 mila chilometri l´anno, un ambulante non ha assolutamente bisogno di cambiare il proprio veicolo dopo dieci anni, ma neanche dopo quindici. Adesso, con questo nuovo piano anti-smog della Regione, rischiano in parecchi di trovarsi in difficoltà» Un rischio legato al possibile divieto di circolazione che colpirebbe i veicoli Euro 0 (non catalitici) ed Euro 1 (catalitici di prima generazione). «Praticamente dovrebbero procedere alla rottamazione tutti quelli che hanno un furgone antecedente al 1993. E´ da un po´ che se ne parla, i miei colleghi ne sono consapevoli, ma la spesa per un nuovo mezzo resta difficoltosa, se non proibitiva».
Non è facile per Munari difendere gli interessi di una categoria ancora così numerosa. «Siamo in 7mila in tutta la regione - spiega - di cui 3mila e 800 nella sola Torino. E Almeno il 40% possiede un veicolo a rischio di eliminazione. Ma per ora nessuno, dico nessuno pensa di disfarsene. Lo ripeto, sono tutti furgoni validi, e assolutamente in regola. Passano la revisione ogni due anni, i motori sono affidabili perché non vengono sforzati a lungo. E´ la verità, d´altra parte nessuno rischierebbe di restare in panne e non andare a lavorare». Veicoli ancora utilizzabili, ma accusati di inquinare troppo. «Non siamo noi il problema - replica Munari - l´inquinamento a Torino è causato dall´enorme traffico. Per non parlare dell´assoluta mancanza di parcheggi. Dovrebbero provare a calcolare l´aumento di smog ogni volta che qualcuno tiene il motore acceso un quarto d´ora in più, in attesa di poter sostare. Noi raggiungiamo la nostra postazione al mattino, e al pomeriggio si torna dritti a casa o in magazzino. Niente di più». Un´esigenza già nota all´amministrazione cittadina. «Tre anni fa io e alcuni colleghi andammo a parlare con l´assessore ai Trasporti, Maria Grazia Sestero. Avevamo, come adesso, la necessità di avere il via libera fino alle 9 del mattino e, dopo pranzo, per un paio d´ore. Le cose attualmente funzionano così, in attesa che la Regione ci costringa a cambiare mezzi». Magari con un sostegno economico. «Bisognerebbe capire l´ammontare dell´aiuto - chiarisce Munari - L´amministrazione regionale precedente concedeva prestiti a tasso agevolato fino a 30mila euro. Ora si parla di finanziamenti a fondo perduto, e la cosa è positiva. Ma un furgone nuovo costa in media 15mila euro, i miei colleghi potrebbero comprarlo se fossero coperti almeno per metà cifra. In caso contrario sarebbe dura, il mercato è saturo e i consumi sono quasi azzerati».