Strasburgo: a spasso con lo zainetto “assorbiinquinanti”
Bambini e adulti registrano quante e quali sostanze si respirano in città
01 March, 2003
Benzene, ossido d’azoto, piombo, polvere d’idrocarburi, nickel, arsenico… Sono alcune delle sostanze di quel cocktail che ormai si respira quotidianamente nelle città e che, si sa, non è certo salutare. Ma: quali di questi inquinanti sono più cancerogeni? E quali lo diventano dopo che l’esposizione supera un certo livello? È per rispondere a queste domande che decine di volontari, adulti e bambini di Strasburgo, hanno accettato di indossare uno zainetto ogni volta che escono di casa, per un periodo complessivo di 48 ore di rilevamenti in due fasi, una estiva e una invernale. A condurre l’esperimento, battezzato Genotox’er, un’equipe di scienziati coordinati dal professor Denis Zmirou della facoltà di medicina dell’Università di Nancy. Strasburgo è l’ultima città che ha partecipato a un protocollo avviato nel 2001 nelle città di Grenoble e proseguito nel 2002 a Parigi e a Rouen. Una volta che i prelievi saranno completati, i diversi inquinanti saranno messi a contatto con cellule umane per valutare la loro potenziale genotossicità, cioè il loro impatto sul DNA. «Osserveremo se il materiale genetico si modifica – ha spiegato il Zmirou alla rivista scientifica La recherche - La coltura di queste cellule mostrerà ciò che succede ogni giorno al nostro organismo quando entra in contatto con le sostanze che respiriamo». In questo modo, Genotox’er dovrebbe consentire di individuare i diversi livelli di concerogenicità degli agenti atmosferici inquinanti. E speriamo, auspica Zmiou, che i risultati della ricerca possano produrre azioni adeguate in materia di politica ambientale.