Di nuovo esauriti i finanziamenti per per la conversione a metano o gpl delle vecchie auto
Da metà gennaio è stata sospesa l'accettazione delle prenotazioni per verificare il numero ma in sostanza già è chiaro che i soldi sono di nuovo finiti
01 March, 2003
Da metà gennaio è stata sospesa l'accettazione delle prenotazioni per verificare il numero ma in sostanza già è chiaro che i soldi sono di nuovo finiti. Forse si renderanno disponibili un po' di fondi avanzati che erano stati previsti per la promozione e non spesi. Ma in sostanza è successo che il decreto rifinanziato a metà dicembre per circa 9 miliardi di vecchie lire è andato a ruba. Nel giro di poche settimane i fondi sono stati esauriti,soprattutto per i romani alle prese con il blocco dei non catalizzati. Nove miliardi di vecchie lire significano incentivi per poco meno di 15 mila auto,ci dice la dott Gola dell'ufficio ICBI di Parma. Nei primi medi del 2002 si erano abbastanza rapidamente esauriti i circa 20 miliardi del primo decreto. Poi tutto è rimasto sospeso per mesi. Il rifinanziamento è arrivato contemporaneamente alla decisone di allargare l'accesso anche alle catalizzate più anziane. Quindi il decreto firmato a dicembre era per incentivare la trasformazione a gpl o metano delle auto immatricolate tra il 1988 (non catalizzate non troppo vecchie) e il 1995 (dal 92 sono catalizzate). A maggior ragione le richieste hanno rapidamente superato la disponibilità. Ora ci sarà un nuovo finanziamento?? Sulla questione è stata presentata un'interrogazione dalla deputata Laura Cima. Sull'efficacia ambientale delle trasformazioni delle vecchie auto non mancano i dubbi: Secondo uno studio dell'Arpat di Firenze le auto non catalizzate convertite a GPL restano altamente inquinanti. Secondo l'ultimo aggiornamento della delibera piemontese antismog le auto non catalizzate anche se convertite a metano dovrebbero stare fuori dai centro storici e dalle Ztl. Nelle delibere regionali lombarde antismog si fermavano i non catalizzati anche se riconvertiti a metano o Gpl.Una situazione poi sanata dal 20 gennaio quando i "trasformati" sono stati ammessi al traffico nel blocco dei soli non catalizzati.