Abruzzo: il nuovo piano ambientale triennale
Via libera dalla Giunta regionale. Si aspetta il vaglio dal Consiglio regionale per l'approvazione definitiva
08 August, 2006
Il Nuovo Piano regionale triennale di tutela e risanamento ambientale è stato illustrato, a Pescara, nella sede della Provincia, dall'assessore all'Ambiente, Franco Caramanico, e dagli assessori provinciali all'Ambiente, Sante Di Paolo (Pescara), Nicola Petta (Chieti), Antonio Assogna (Teramo) e Michele Fina (L'Aquila). "I fondi complessivi superano i 50 milioni di euro di cui 36 a carico della Regione" ha spiegato Caramanico "infatti, il cofinanziamento regionale ammonta al 70%. Diversi sono i settori d'intervento. In primis, la gestione dei rifiuti che assorbe circa il 48% delle risorse anche a causa di alcune situazioni emergenza che, soprattutto nel teramano, siamo stati chiamati a fronteggiare. Altro punto qualificante" ha continuato l'assessore "è la qualità dell'aria che riguarda principalamente i Comuni dell'area metropolitana Chieti-Pescara e che assorbe circa il 18% dei fondi. Ma nel Piano c'è anche spazio per le bonifiche e per lo sviluppo sostenibile che, a mio avviso, rappresentano la vera scommesa per il futuro".
Intanto, il Piano, ricevuto il via libera dalla Giunta regionale ed il placet dalla Conferenza Regione-Enti Locali, passerà al più presto al vaglio del Consiglio regionale che sarà chiamato, in via definitiva, ad approvare il documento. "Ci tengo a ringraziare le Provincie ed i rispettivi assessori di riferimento" ha rimarcato Caramanico "per la collaborazione dimostrata e per il metodo concertativo che abbiamo adottato fin dall'avvio del percorso, circa un anno fa". Nel dettaglio, oltre ai settori di intervento, il Piano contiene anche il quadro delle azioni, i soggetti attuatori, le procedure di spesa e di verifica. E' previsto anche un sistema di monitoraggiio. Inoltre, il Piano fissa gli obiettivi generali e definisce le azioni da intraprendere. Infine, come ha confermato la dottoressa Franca Chiola, responsabile del servizio per lo sviluppo sostenibile della Regione, non sono previsti finaziamanti per impianti di smaltimento dei rifiuti. La logica è, inaftti, quella di privilegiare la raccolta differenziata ed il riciclo dei rifiuti.