Osservazioni dei gruppi Prc e Verdi della Regione sul Piano antismog
- del 15.09.2006
15 September, 2006
Oggetto: Considerazioni sulla DGR – Stralcio di piano per la mobilità
In riferimento alla DGR in oggetto, riteniamo opportuno sottoporti alcune riflessioni e suggerimenti, sia di carattere generale, sia di carattere più particolare, legate ai singoli provvedimenti enunciati nella DGR stessa.
Come premessa ci sembra che, pur comprendendo la necessità dell’assunzione di un ruolo forte da parte della Regione, nella DGR in oggetto la Regione stessa assuma, oltre ad un ruolo di indirizzo, anche un ruolo gestionale che potrebbe ingenerare confusione e deresponsabilizzazione di altri enti i quali, in base a quanto stabilito della normativa vigente, hanno precisi compiti sul piano organizzativo-gestionale.
Riteniamo quindi che su questo punto sarebbe opportuno aprire una discussione tesa a chiarire i ruoli e le competenze onde evitare sovrapposizioni.
- Considerazioni generali
Ci sembra che la DGR, tenda a delineare più delle soluzioni “tampone”, anche finalizzate ad evitare le sanzioni europee, che non un piano strategico di intervento, teso ad affrontare in modo strutturale le problematiche che, secondo noi, devono essere trattate in un’ottica di riduzione reale e progressiva del traffico veicolare e quindi in un ripensamento e potenziamento del TPL, sia dal punto di vista organizzativo territoriale, sia dal punto di vista della fruibilità sociale del medesimo.
Su questo tema pensiamo sia utile iniziare da subito un ragionamento complessivo all’interno della maggioranza per la definizione, in collaborazione tra il tuo assessorato, l’assessorato ai trasporti e l’assessorato alla sanità, di un piano strategico da realizzare a partire dal 2007.
- Sui singoli punti della DGR
Per 5 milioni di euro previsti per la rottamazione, che peraltro coprono solo circa 8.500 veicoli, forse sarebbe più opportuna una individuazione puntuale dei soggetti beneficiari (es. mezzi usati per il trasporto legato ad attività lavorative: quali furgoncini artigianali, edili ecc.), prevedendo eventuali deroghe per le auto private che nella maggior parte dei casi appartengono a persone anziane e/o appartenenti a categorie deboli, piuttosto che prevedere deroghe per i veicoli per uso lavorativo (spesso più inquinanti, anche perché più usati).
Per quanto riguarda la parte relativa alla sostituzione dei veicoli di TPL e alla posa di filtri antiparticolato, riteniamo importante puntare in primo luogo alla sostituzione del maggior numero di veicoli inquinanti con veicoli elettrici, alimentati a gas metano e/o ibridi, riducendo il più possibile l’utilizzo dei filtri nella convinzione che, pur trattenendo parte del PM10, gli stessi non incidono sulle polveri più fini e più pericolose per la salute dei cittadini (PM2,5 e PM1) che, a quanto sembra, dovranno rientrare nelle prossime limitazioni dettate dalle direttive europee.
Oltre a quanto già citato sul piano strategico per il TPL, , proprio partendo dall’obiettivo che riteniamo prioritario, cioè la diminuzione del numero di vetture circolanti e del numero di chilometri percorsi, pensiamo infine che per il futuro sia anche utile ragionare intorno alle seguenti possibili linee di intervento peraltro già adottate in altre città europee e non.
Chiusura totale dei centri storici.