La reazione di Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi/ALE al'Europarlamento
- comunicato stampa del 26.09.2006
27 September, 2006
<b>GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO
Direttiva sulla qualità dell'aria: l'Europarlamento e la Commissione preda
delle lobby industriali contro la salute dei cittadini:
Al governo italiano l'onere di agire per combattere l'inquinamento
atmosferico a partire dal 23 ottobre al Consiglio Ambiente</b>
A commento del voto di oggi sulla nuova proposta di direttiva sulla qualità
dell'aria, <b>Monica Frassoni, presidente del gruppo Verdi/ALE</b> ha dichiarato:
"Il Parlamento europeo ha votato oggi sulla prima lettura delle nuova
Direttiva sull'inquinamento atmosferico. La nuova direttiva trae origine
dalla giusta considerazione che sono in grave aumento le morti e le malattie
(350.000 ogni anno, mentre i costi sostenuti dalle strutture sanitarie
equivalgono a quasi il 9% del PIL dell'Unione Europea).
E invece è stato votato, con i voti favorevoli del gruppo Socialista e di
quello liberale (tranne l'on. Prodi), un provvedimento che di fatto
indebolisce le attuali regole in materia di inquinamento dell'aria e dà un
messaggio molto negativo alle città e ai governi: tranquilli l'aria é sporca
ma vi diamo un po' di deroghe e potete inquinare più a lungo.
II limiti approvati oggi nella proposta di direttiva sono ben al di sopra di
quelli raccomandati dall'OMS rispetto al PM10. E mentre il Consiglio ha
proposto a giugno che si dessero tre anni in più agli Stati membri perché
potessero rispettare i limiti attuali, ora il Parlamento è addirittura
disposto a concederne sei!
Come se non bastasse il Parlamento europeo vuole aumentare da 35 a 55 il
numero di giorni in un anno in cui gli Stati Membri possono superare questi
limiti a partire dal 2010 (1). Sul PM 2.5 le leggi della California e
persino quelle federali degli Stati Uniti applicano limiti due volte più
severi. (2) . Infine, i piani nazionali diventano un optional se sono di
breve periodo e sono molto indeboliti nel lungo periodo.
E' evidente la "grosse Koalition" e le lobby industriali hanno colpito
ancora: PSE (la sig.ra Corbey, NL) e (la sig.ra Weisgerber) PPE avevano come
referenti l'una il governo olandese (anche se sta all'opposizione) e l'altro
direttamente l'industria automobilistica e hanno trascinato la maggioranza
del PE intorno agli interessi particolari dei loro paesi e industrie.
Sta al Consiglio ora fare in modo che questa revisione non si riduca ad un
mero esercizio di allentamento delle regole esistenti. In caso contrario, la
Commissione deve ritirare la proposta di direttiva. Non è possibile
accettare norme meno severe: ne va della salute dei cittadini europei. "
Note:
(1) La OMS raccomanda un limite giornaliero di 50µg di PM10 con possibilità
di superamento di 3 giorni ed un limite annuale di 20 µg. Nell'emendamento
di compromesso adottato dal PE si permetterebbero fino a 55 giorni di
superamento della soglia giornaliera di 55 microgrammi ed un limite annuale
di 33 µg.
(2) Le leggi californiane avevano posto limiti per il PM 2.5 di 12 µg per
2003, mentre il PE pensa a 20µg entro il 2015.