Nella Granda «a piedi» oltre 56 mila automobilisti
da La Stampa del 03.10.2006
03 October, 2006
<b>Divieto di circolazione per i veicoli «non Euro 1 e 2»
Fra un mese in vigore il provvedimento: stop nei giorni feriali dalle 8,30 alle 18,30
Alberto Prieri</b>
Manca un mese all’entrata in vigore del divieto di circolazione per i veicoli a benzina non Euro 1 (immatricolati prima del ‘93) e diesel non Euro 2 (immatricolati prima del ‘96): dal 6 novembre al 31 marzo 2007 non potranno viaggiare dalle 8,30 alle 18,30 nei giorni feriali. Lo ha deciso la Regione, per ridurre la concentrazione di particelle inquinanti nell’aria.
Il provvedimento colpirà le auto private e i mezzi utilizzati per lavoro. Difficile stabilire con certezza quanti siano: l’ipotesi minima è quella della Regione secondo cui, al di fuori dell’area torinese, i mezzi non catalizzati sono il 16 per cento del totale; la media nazionale si attesta sul 21 per cento, mentre l’Unione Industriale di Cuneo calcola un 26 per cento delle auto private e addirittura il 61 dei veicoli aziendali. Nella Granda «resteranno a piedi» da un minimo di 56 mila automobilisti a un massimo di oltre 100 mila.
«Un danno pesante per la nostra economia, perché il traffico veicolare non è determinante nell’inquinamento del nostro territorio - dice Antonio Antoniotti, presidente dell’Unione Industriale -. Con le altre associazioni di categoria chiediamo a Regione e Provincia che il fermo non sia adottato indiscriminatamente, ma nelle aree di reale criticità».
«Sono molto arrabbiato - protesta Luciano Milano, della Milano Traslochi di Cuneo -. Su 10 mezzi devo cambiarne almeno tre». A Fossano, la Negro Escavazioni dovrà rinunciare a 50 tra furgoni e camion, sui 150 del suo «parco».
Tanti utenti si rivolgono alle agenzie di pratiche auto, per capire a quale categoria appartenga la loro vettura. Sulle vecchie carte di circolazione va controllato il riquadro 2 in basso; sulle nuove (formato A4) va cercata alla lettera V.9 dello stesso riquadro (spesso si trova un’indicazione più precisa nel riquadro 3). In tutti i casi va ricercata una dicitura del tipo: «rispetta la direttiva 2001/1/CE rif. 98/69/CE». Il numero da controllare è il 98/69, che corrisponde alla categoria Euro 3, ma sono almeno nove i codici che identificano le Euro 1 e Euro 2, altrettanti quelli per le auto non Euro.
«A noi tocca un lavoro di consulenza - dice Leonardo Paradisi, dell’agenzia Miralba di Cuneo -. Circa il 25% di clienti è colpito dal blocco: molte famiglie hanno ancora un’auto di 10 anni, che va bene». L’età media di un’auto in Italia supera i 13 anni, grazie al fiorente mercato dell’usato. Nella «Granda» a luglio 2006 (dati Aci) i passaggi di proprietà sono stati 3.003, quasi il doppio dei 1.774 acquisti di auto nuove.
Le auto storiche (purchè iscritte ai registri) potranno circolare, così come i veicoli comerciali da oltre 3,5 tonnellate, quelli per trasporto disabili, alimentati a metano e gpl, le macchine agricole e operatici e gli autocaravan. Per rottamare le altre, la Regione concede 600 euro. «A prescindere dal fatto che si acquisti o meno un’auto nuova - precisa Luca Giaccardi, presidente del Club 2 Cavalli e derivate -, significa che posso rottamare un’auto che non ho mai usato». Il nuovo piano di mobilità regionale richiede anche l’inserimento di almeno il 20% di strade nelle ztl per i Comuni oltre 10 mila abitanti. Tuttavia i sindaci «possono prevedere, con proprio provvedimento, una diversa articolazione degli orari del divieto per consentire la fruizione dei servizi essenziali».