Pollution charge rimandata \"ai primi mesi del 2007\" per realizzare rotonde e cartelli
Dopo il confronto con enti e associazioni il piano potrebbe arrivare al voto solo in aprile
16 October, 2006
Ticket, vince il fronte del no Croci: non partiremo a gennaio
L´assessore: motivi tecnici. I Verdi: serve il blocco totale
<b>Soddisfazione in An e Forza Italia: "Ha prevalso la prudenza, ora confrontiamoci"
LUIGI BOLOGNINI </b>
Sarà un inverno senza ticket di ingresso: se ne riparlerà verso primavera. L´annuncio è dell´assessore al Traffico Edoardo Croci, al convegno di Legambiente sulla pollution charge: «Non sarà attuato dal 1° gennaio 2007, come ipotizzato, ma lo faremo comunque nei primi mesi dell´anno». Che la data indicata inizialmente fosse ormai superata dai fatti, era chiaro: il piano, che doveva essere pronto per settembre, non ha ancora visto la luce, «ci sono ancora delle limature tecniche da fare». Limature che, a quanto si sa, riguardano soprattutto le opere da realizzare nelle immediate vicinanze dei punti in cui scatterà il pedaggio (rotonde che permettano a chi non vuol pagare di tornare indietro e cartelli di segnalazione adeguati). In realtà le limature sono soprattutto politiche: il centrodestra si è pubblicamente diviso sul provvedimento, con An e Forza Italia a esprimere più di una perplessità sullo scopo del pedaggio, sulla sua applicazione concreta e sui prezzi da pagare.
Il nuovo calendario di Croci è questo: «A settimane presenteremo le linee guida del piano in consiglio comunale. Poi si aprirà una fase, che durerà qualche settimana, in cui cittadini, categorie produttive, enti locali e chiunque abbia un interesse potranno esprimere osservazioni e proposte di modifica. Alla fine rielaboreremo il piano, che immagino sarà diventato molto diverso, e lo riporteremo in Consiglio per la discussione e l´approvazione». Calcolando che il piano approdi in aula il mese prossimo e che si arrivi a fine anno con le osservazioni, tra una scadenza tecnica e l´altra si arriverà tranquillamente a marzo-aprile.
Chi canta vittoria è soprattutto An: «Croci ha recepito il messaggio - dice il capogruppo Carlo Fidanza, che con l´assessore ha in programma un incontro assieme a Ignazio La Russa, nei prossimi giorni - . Questa deve essere una tassa contro l´inquinamento, non contro le auto. È giusto che ci si ragioni sopra per bene e con calma». Il capogruppo di Forza Italia Giulio Gallera aggiunge: «Siamo contenti che finalmente si sia fatto guidare dalla prudenza. Il confronto con i partiti è inevitabile, l´assessore lo ha capito, come lo aveva capito nella vicenda dei parcheggi. Le nostre perplessità erano e sono soprattutto sulle modalità di controllo: se le telecamere con cui si vigilerà sulle infrazioni andranno a regime solo a metà 2007, che senso ha partire prima?». Qualche perplessità, nel centrodestra, l´ha solo il leghista Matteo Salvini: «Giusto approfondire gli aspetti tecnici, soprattutto perché non vorrei che questo ticket diventi uno dei modi con cui il Comune debba fare cassa dopo la Finanziaria. Ma da milanese credo sia giusto agire urgentemente contro i veleni che respiriamo».
Pensa a quest´ultimo aspetto, nelle opposizioni, anche il verde Maurizio Baruffi: «Mi sta bene la prudenza, mi sta bene un provvedimento condiviso e chiaro, ma intanto? Dobbiamo passare un altro autunno-inverno immersi nel Pm10? A questo punto il Comune studi fin da ora un piano di targhe alterne o addirittura di blocco totale». Marilena Adamo, capogruppo dell´Ulivo, da un lato è soddisfatta «perché si era partiti in modo improvvisato e propagandistico. Era chiaro fin da luglio che il ticket non ci sarebbe stato a gennaio». Dall´altro, però, sottolinea «l´ennesima contraddizione della maggioranza, di cui poi Milano paga le conseguenze».