«Nuove centraline dove c’è traffico o ci pensiamo noi»
Saraceni: maxischermi e pannelli luminosi per informare sull’inquinamento
12 December, 2003
«Fate presto a risistemare le centraline antismog in punti più idonei, oppure ci pensiamo noi». È questo in sintesi il contenuto di una lettera che Vincenzo Maria Saraceni, assessore regionale all’Ambiente, manderà nei prossimi giorni al collega in Campidoglio, Dario Esposito, dopo i ripetuti incontri, cominciati ad agosto, tra esperti dei due enti locali sulla sistemazione degli impianti di rilevamento. Gli impianti sono anche al centro di una inchiesta della Procura della Repubblica di Roma, che ha definito la situazione dell’inquinamento ambientale «di estrema gravità per la salute pubblica»: i magistrati stanno verificando se lo spegnimento della centralina di Corso Francia e lo spostamento di altri tre impianti (piazza Santa Emerenziana, largo Arenula, largo Preneste e stazione di Gregorio XIII ndr ) da zone a alta densità di circolazione a strade meno intasate di auto non sia stato deciso per evitare che, al superamento dei limiti, il Campidoglio fosse costretto ad attuare il blocco del traffico. Ieri nel corso della presentazione del bilancio annuale dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale che monitorizza anche la rete antismog, l’assessore Saraceni è tornato sull’argomento: «Si procederà quanto prima alla ricollocazione di alcune centraline per adeguarle alle nuove disposizioni urbanistiche: il monitoraggio deve essere più efficiente dell’attuale e bisogna posizionarle dove c’è la massima esposizione, ovvero nel punto dove la concentrazione di inquinanti è più significativa». La settimana scorsa la giunta regionale ha approvato una delibera che, recependo una direttiva dell’Unione Europea, abbassa dal 2004 i limiti massimi tollerabili per le polveri e per altre sostanze pericolose. «Con i nuovi limiti il rischio di dover bloccare la circolazione è di certo più alto - ammette Saraceni - ma questo è un provvedimento rivolto solo alla tutela della salute dei cittadini. Non credo che tutti siano insensibili se sapessero, magari in tempo reale, che andare in giro in auto contribuisce a fare respirare ai nostri figli, oltre che a tutti noi, particelle cancerogene che causano gravi malattie, come il tumore ai polmoni. Comunque sono certo che sia interesse di tutti agire presto e bene». Saraceni ha proposto anche l’utilizzo di maxischermi e pannelli luminosi «per informare in tempo reale la cittadinanza sullo smog». La prima centralina che sarà riattivata è quella di Corso Francia: «È stata individuata l’area precisa e stiamo aspettando che il Comune e il Municipio di zona concedano l’autorizzazione per occupare quel suolo - conclude Rosaria Marino, da ieri direttore generale dell’Arpa dopo esserne stata per 18 mesi commissaria straordinaria -. Poi toccherà ad altre tre che verranno riposizionate nei pressi di piazza Gondar, sul lungotevere, vicino al liceo Virgilio e in via Appia. Mi auguro che tutto avvenga in tempi rapidi». Francesco Di Frischia