Bici come saette sotto i portici
Esposto in Procura per fermarle - da La Stampa del 21.11.2006
21 November, 2006
ANGELO CONTI
GIACOMO BRAMARDO
Un esposto denuncia contro i ciclisti che sfrecciano sotto i portici della città. L’hanno presentato Pier Giorgio Orla, presidente dell'Associazione Via Sacchi, e Giuseppe Borio, titolare dell’Hotel Genova e Stazione. Nel documento, inviato alla Procura della Repubblica, al sindaco, al Prefetto ed al Questore, viene stigmatizzato quanto accade ormai da mesi e che ha già provocato numerose proteste anche alla rubrica «Un Cronista per Voi».
Analoghe osservazioni erano state infatti avanzate, nelle scorse settimane, anche dai cittadini che sono soliti passeggiare sotto i portici di via Roma, via Po, via Pietro Micca e via Cernaia, sempre più battute dai ciclisti. Ad indispettire chi protesta era stato anche l’atteggiamento dei vigili urbani, considerato «troppo tollerante». Alcuni hanno riferito di incidenti gravi, persino con fratture invalidanti.
Orla e Borio scrivono: «Osserviamo come un fenomeno di malcostume, quello di transitare in bicicletta a velocità sostenuta sotto i portici di via Sacchi (nel tratto compreso fra corso Vittorio Emanuele e corso Sommeiller), stia diventando un avvenimento tollerato dalle istituzioni, quasi di natura folkloristica, tale da essere considerato fra le realtà oggettive facenti parte dell’arredo urbano, in netto contrasto con quanto recitato dal Codice della Strada e dal suo regolamento. Inutile sottolineare che tale situazione, oltre a creare disagio, mette a repentaglio la circolazione pedonale (per la quale i portici, nonché il marciapiede, sono stati creati) che si vede ormai costretta a muoversi con circospezione per non correre il rischio di investimenti. Quotidianamente assistiamo ad eventi nei quali frotte di ciclisti sfrecciano con imperizia fra i passanti, causando il caos nella piccola circolazione pedonale. In più di un’occasione ci sono stati degli investimenti nei quali sono rimasti coinvolti anche turisti, ospiti i degli hotel che si affacciamo su via Sacchi, nonché clienti all’uscita dei negozi della zona».
La situazione, già critica, potrebbe peggiorare nelle prossime settimane: «Con l’arrivo del freddo e del brutto tempo, la presenza di biciclette nei luoghi più riparati è purtroppo destinata ad aumentare. Crediamo che un deciso intervento degli organi competenti, compresi vigili urbani e poliziotti, sia ormai indispensabile, sia per contrastare questa pericolosa abitudine sia per evitare diatribe che potrebbero nascere dalla legittima ribellione dei pedoni che passeggiano sotto i portici, ormai stanchi dei quotidiani soprusi e dei rischi che devono correre».