Le polveri sempre in crescita
Un decreto del 2002 obbliga la Regione al piano di risanamento
13 December, 2006
<b>Il pm10 non potrebbe superare la soglia per più di 35 giorni all´anno: nel 2005 a Firenze lo ha fatto 78 volte
È stato stipulato un accordo di programma da rinnovare a gennaio
ILARIA CIUTI </b>
SMOG. La Regione è indagata perché non avrebbe fatto il piano di risanamento previsto, i Comuni per scarse misure. Il nemico sono le polveri, il pm10 cui per ora si limita la legge nonostante il più sottile pm2,5 sia ancora più micidiale. Il pm10 non può superare per più di 35 giorni l´anno i 50 microgrammi per metro cubo. Nel 2005 Firenze li ha superati 78 volte, Signa 124, Scandicci 55, Calenzano 60, Sesto 44, Campi 52. Firenze lo misura in viale Gramsci e Ponte alle Mosse alternativamente solo 15 giorni al mese e i calcoli reali si fanno a fine anno. Le polveri derivano, secondo l´Arpat, anche da cause naturali, industriali e dal riscaldamento, ma soprattutto (almeno al 50%) dal traffico e non solo attraverso le emissioni ma anche per risospensione dal manto stradale e usura di freni e frizioni. I superamenti nelle strade più trafficate di Firenze oscillano nel 2005 tra 35 e 80, in quelle meno tra 25 e 35. I tecnici spiegano inoltre che le sostanze nocive stanno proprio nella quota da traffico.
Cosa hanno fatto i Comuni? La vicenda si lega al famoso piano di risanamento previsto dal decreto ministeriale del 2002 che recepisce una direttiva europea e obbliga le Regioni a redigerlo in presenza del rischio inquinamento. Bene, la Regione quel piano non lo ha mai fatto. Ha stipulato, prima con 14 e poi con 24 Comuni con Firenze in testa, un accordo di programma per ridurre le emissioni, la prima edizione nell´ottobre 2003, la seconda nel 2005. L´accordo, salutato come il salto dalle misure di emergenza a quelle strutturali, prevede che si eliminino progressivamente i motori più inquinanti. Nel 2004 si fermavano per due giorni la settimana auto e motorini euro zero, nel 2005 per tre giorni, nel 2006 definitivamente. Nel 2005 a Firenze sono stati adottati tra gennaio e aprile anche le targhe alterne, ma solo per due giorni e solo tra le 9 e le 17 e il blocco, il mercoledì, degli euro1.
Quali le debolezze secondo i critici? Uno, che molti Comuni hanno ritardato o circoscritto a una minima parte del loro territorio le misure, tranne Firenze che semmai ha scialato in deroghe, ma la Regione ha lo stesso distribuito a tutti i finanziamenti destinati in origine solo a chi iniziasse a tempo e su larga parte del territorio. Inoltre l´Arpat ha sempre indicato, come principali cause del pm10, diesel, ciclomotori a due tempi e veicoli merci paragonati, per via della cilindrata, ognuno a cinque auto. Nessuno di questi mezzi è stato preso di mira. Si inizierà solo dalla primavera del 2007 a fermare due tempi e diesel, ma solo gli euro 1 che sono pochissimi. Ultimo neo, l´Arpat spiega che il ricambio del parco veicoli è importante ma che non si raggiungerà lo scopo senza ridurre il traffico in generale a favore di mezzi pubblici, bici, pedoni, distribuzione intelligente delle merci. Un fronte che sembra abbastanza deserto.