L\'incubo Euro2. Nessun incentivo per chi compra - da La Stampa del 9.1.2007
La categoria esclusa dai benefici governativi perchè il divieto è comunale e non nazionale
09 January, 2007
<b>Grazia Longo</b>
Non fatevi illusioni. Se possedete un’auto Euro 2 e volete cambiarla, non beneficerete degli incentivi statali per la rottamazione in favore del piano antismog. Gli 800 euro e il bollo gratis per due o tre anni (in base alla cilindrata) riguardano solo l’Euro 0 e l’Euro 1.
In altre parole, a Torino con un’Euro 2 non potrete accedere alla Ztl ambientale (allargata rispetto alla Ztl tradizionale) - a meno che non siate residenti o non rientriate nelle categorie autorizzate - ma nemmeno potrete consolarvi all’idea di cambiare vettura usufruendo del supersconto nazionale. Il motivo è presto detto: il provvedimento che vieta la Ztl allargata (dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle 19) è locale e quindi non è previsto dall’iniziativa governativa.
Comprensibile, quindi, l’amarezza che coglie gran parte degli automobilisti nell’apprendere la notizia dai concessionari auto. «C’è tanta disinformazione - osserva Massimo Martotto, responsabile del punto vendita Fiat in corso Francia -, un po’ perché la Gazzetta ufficiale ha pubblicato la notizia degli incentivi solo lo scorso 27 dicembre, un po’ perché la limitazione torinese entrerà in vigore il 15 gennaio e la maggior parte delle persone aspetta l’ultimo momento per cercare una soluzione. Il trend nazionale prevede un aumento del 15% delle vendite sul nuovo, mentre il mercato dell’usato è avvolto ancora da diverse incertezze». Di sicuro c’è che un’Euro 2 la vogliono solo coloro che hanno pochi soldi da spendere e non hanno l’esigenza di accedere alla Ztl. Antonio Carlisi, della concessionaria Peugeot «Daidola», ribadisce che «la sfiducia tra i clienti è grande, anche perché Torino impone troppi vincoli. Adesso c’è la storia dell’Euro 2, poi ricominceranno le targhe alterne e via discorrendo in un marasma generale di codici, numeri che non fanno altro che confondere». Stessa perplessità all’Opel, dove Aldo Angitano punta il dito contro «tutti i problemi relativi alle varie catalogazioni delle auto».
Il Comune, intanto si organizza, per rendere attuativo il piano. La giunta concorda sull’importanza di decollare subito con le misure fissate dalla delibera già approvata, mentre, come ricorda il capogruppo dell’Ulivo, Andrea Giorgis «eventuali accorgimenti o ampliamenti delle deroghe saranno applicati in corso d’opera». Sul tappeto resta il problema del controllo delle auto che attraversano la Ztl ambientale. La media è di quasi 24 mila al giorno, di cui 15.466 di residenti e 14.462 che saranno soggetti al divieto di transito. «Sarà presto realizzato un bollino che segnala la caratteristica del motore - annuncia l’assessore all’Ambiente, Domenico Mangone - in modo che sia subito visibili di quale Euro si tratti per intervenire con un’eventuale sanzione. Distribuiremo ai cittadini un dépliant informativo».
Alleanza nazionale boccia categoricamente l’operazione come «cieca, sorda e irresponsabile». Il presidente provinciale, Agostino Ghiglia: «Il blocco delle auto Euro 0 ed Euro 1 è già clamorosamente fallito. La qualità dell’aria non è migliorata, anzi. Il blocco delle auto Euro 2 è una misura ulteriormente penalizzante per i cittadini e la mobilità urbana, totalmente inutile, classista e discriminatoria». E ancora: «Può piacere solo ad una sinistra visionaria che evidentemente non vive e non conosce Torino».