Le vecchie signore recluse in garage
- da La Stampa del 13.01.07
15 January, 2007
«Situazione paradossale. Pensavamo che il Comune avesse compreso le nostre richieste, invece...». Invece per Roberto Loi - avvocato e presidente del «Veteran Club Car» di Torino, 1.000 tesserati e l’orgoglio di aver avuto come primo presidente Umberto Agnelli - l’ordinanza in vigore da lunedì è una beffa.
Eppure al capitolo-deroghe c’è un riferimento esplicito «ai veicoli di interesse storico e collezionistico per la partecipazione alle manifestazioni iscritte al calendario Asi». Cioè l’Automotoclub Storico Italiano. «Sai che soddisfazione - protesta Loi -. Le auto storiche circolano poco o niente in città. I raduni vengono organizzati prevalentemente fuori». Morale: «Chi abita in Ztl Ambientale e possiede una di queste vetture, vetture molto particolari, è bloccato cinque giorni la settimana». Proprio questo è il punto: la particolarità di veicoli che, stando ai loro proprietari, hanno poco o nulla a che spartire con le altre quattroruote su strada; curati e vezzeggiati come l’oggetto di un desiderio inseguito per anni e finalmente appagato. Praticamente una filosofia di vita, per chi può permettersela. L’ordinanza è riuscita a scontentare anche questi automobilisti molto speciali. «Il discorso trascende il divieto in sé - commenta Loi -. Trattandosi di un bene culturale, l’auto storica dovrebbe poter circolare liberamente. Parliamo di mezzi che macinano pochi chilometri, oltretutto la targa dorata sarebbe facilmente riconoscibile anche dai vigili... Abbiamo provato a sensibilizzare il Comune, speravamo che capisse». E’ andata diversamente.