La Metro è bloccata? Un sms ci avviserà - da L'Unità del 04.04.2007
Questa una delle novità adottate dal gruppo di lavoro che dovrà rivedere le procedure d’emergenza
04 April, 2007
di Leonardo Zellino
IL MESSAGGINO non sarà atteso, né piacevole come un sms d’amore, questo sì. Però, sarà utile ad evitare spiacevoli sorprese. Il prossimo blocco della metropolitana ci verrà comunicato direttamente sul cellulare, con un messaggino. È la novità più impor-
tante alla quale sta lavorando il gruppo di specialisti incaricato ieri nel corso del vertice tra l’assessore capitolino alla Mobilità e i responsabili delle aziende del trasporto pubblico locale. Il team, formato dai “tecnici della comunicazione e dell’esercizio” di Met.Ro, Atac, Trambus e del comune di Roma, entro i prossimi dieci giorni dovrà definire un nuovo piano per gestire le emergenze della metropolitana. Il blocco di 9 ore della linea A, la settimana scorsa, ha detto che il vecchio canovaccio non bastava più: «Giovedì mattina qualcosa non ha funzionato e la città ha vissuto momenti di estrema difficoltà», ha ammesso ieri l’assessore Mauro Calamante. Due i temi sui quali il gruppo dei tecnici è chiamato a trovare soluzioni più efficaci: l’organizzazione del servizio sostitutivo dei bus navetta e, soprattutto, la comunicazione ai cittadini durante l’emergenza.
«Dobbiamo predisporre misure aggiuntive fin da subito - ha spiegato Calamante - e coinvolgere altri soggetti. In particolare la polizia municipale ed eventualmente la protezione civile».
Andiamo con ordine. Per migliorare il servizio delle navette si lavorerà all’aumento del numero di vigili urbani sulle strade, il cui traffico la metropolitana contribuisce ad alleggerire. «Più polizia municipale per agevolare la partenza ai capolinea intermedi e per regolare gli incroci. Un servizio “di scorta” alle navette per far capire ai romani che non è necessario prendere la macchina», fanno sapere dall’assessorato alla Mobilità. Il problema più grosso quando una delle linee della metropolitana viene interrotta è però un altro: la carenza di informazione ai cittadini. Il team di specialisti lavorerà soprattutto all’idea di un sms attaverso cui comunicare il blocco e spiegare dove trovare le navette. Come si fa a contattare tutti i cittadini? «Useremo le liste comunali e quelle degli abbonati nelle mani delle aziende del trasporto pubblico - spiegano dall’assessorato - ma sarebbe meglio se questo impegno lo svolgesse la Protezione civile». A quel punto, come è già accaduto nel caso del black out del 2003 o per i funerali di papa Wojtyla, l’sms arriverebbe sicuramente a chi abita a Roma e in provincia. Tutti gli altri - i pochi che non hanno un cellulare o non hanno avuto la notizia dalla radio o dalla Tv - scopriranno l’interruzione del servizio sotteraneo una volta arrivati alla fermata. Qui, però, «saranno banditi i bigliettini improvvisati, scritti a mano» e compariranno «paline e tabelloni elettronici».