<b><i>Silvana Santo</b></i>

Noi italiani, si sa, non difettiamo certo in fantasia. L’ennesima dimostrazione arriva dagli sconosciuti amanti del pedale che qualche sera fa hanno tracciato una pista ciclabile “abusiva” sulla sede stradale di via Prenestina, una zona di solito molto trafficata. Una lunga riga continua con la sagoma inconfondibile della due ruote. Un gesto simbolico, per protestare forse contro una politica che vuole la mobilità ciclabile relegata alle pur splendide vie “verdi” della capitale, lontane dal centro e destinate alle pedalate domenicali. Evidentemente, qualcuno è convinto che, in barba ai Sette Colli, il “cavallo d’acciaio” potrebbe essere usato anche per gli spostamenti quotidiani, contribuendo a ridurre l’asfissiante traffico romano. E in attesa che l’amministrazione prenda atto di questa istanza, vernice e pennello devono essere parsi i mezzi più appropriati per farsi valere. Se Maometto non va alla montagna...