Blocco del traffico, tra 20 giorni il piano regionale
Oggi dalle 7,30 alle 20,30 divieto di circolazione nella fascia verde ai veicoli inquinanti
09 January, 2004
di DAVIDE DESARIO Sullo smog, le previsioni non sbagliano mai. All’indomani dell’entrata in vigore dei nuovi e più rigidi limiti per l’inquinamento da “polveri sottili”, imposti dall’Unione Europea, era stato detto che così Roma avrebbe rischiato almeno un blocco del traffico a settimana. E, con precisione tutt’altro che romana, oggi arriva il primo stop: dalle 7,30 alle 20,30 la fascia verde (che corrisponde all’area tra Gra e anello ferroviario) sarà interdetta ai diesel non ecologici e alle auto non catalitiche. Ma non solo. I vecchi motorini (quelli a due tempi, non euro 1 e euro 2) non potranno entrare nella Zona a traffico limitato, mentre i termostati dei riscaldamenti domestici non dovranno superare i 20 gradi. Se, infatti, non ci si affretta a mettere a punto delle misure antinquinamento sistematiche, la situazione del traffico nella Capitale sarà in perenne “emergenza”. Il Comune ha le idee abbastanza chiare. L’assessore all’Ambiente, Dario Esposito, e quello alla Mobilità, Mario Di Carlo, hanno intenzione di varare nuove e più restrittive misure di salvaguardia della qualità dell’aria: targhe alterne per tutti i veicoli una volta a settimana, blocco totale dei diesel non ecologici e ampliamento del perimetro della fascia verde e anche delle “categorie” dei veicoli che non vi potranno entrare. Prima di vararle, però, aspettano il Piano di risanamento dell’aria che deve essere definito dalla Regione: una sorta di legge quadro che definisce sostanze e veicoli più inquinanti e suggerisce gli strumenti per combatterli. La giunta Storace ha fatto sapere che varerà il Piano entro sessanta giorni. Ma ieri l’assessore all’Ambiente Vincenzo Saraceni ha anticipato: «La redazione dello studio è in stato avanzato - ha detto Saraceni - Entro 20 giorni dovrebbe essere conclusa. Quindi lo presenteremo al Comune per discuterlo insieme, valutare eventuali ritocchi e miglioramenti. Soltanto successivamente verrà portato in giunta e ufficializzato». Una notizia accolta positivamente dal collega capitolino: «Se si tratta di venti giorni possiamo aspettare a decidere ulteriori misure anti smog - ha detto Esposito - Noi comunque siamo pronti, se la qualità dell’aria dovesse peggiorare saremo costretti e nuovi blocchi anche più estesi. Dalla prossima settimana inizieranno gli incontri con sindacati (Confcommercio e Confesercenti), associazioni ambientaliste e altri soggetti per metterli al corrente delle nostre intenzioni». E la conferma arriva dai dati raccolti negli ultimi due giorni dalle centraline dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) dislocate nella Capitale. A fronte di un limite di “polveri sottili” (Pm10) fissato a 55 (compreso il margine di 5) in via Arenula il sensore ha fatto registrate 73 martedì e 75 ieri, quello di Magna Grecia 67 e 74, quello di Fermi 83 e 86 e quello di Villa Ada 57 e ieri 58. Tutti sempre oltre il limite. Forti concentrazioni di benzene sono state registrate dalla centralina di via Tiburtina che ha segnalato una media di 16 microgrammi per metrocubo martedì e 11,4 ieri con un limite fissato a 10. Oggi quindi circolazione limitata per i motori più inquinanti e riscaldamento sotto controllo nelle abitazioni. I controlli sono affidati ai vigili urbani che soprattutto nelle palazzine effettueranno, secondo il Campidoglio, controlli a campione. Esposito però ci tiene a sottolineare: «La lotta allo smog non si fa con i divieti e con la riduzione della mobilità - dice - La mobilità della città va potenziata ma incentivando il trasporto pubblico. Per fare questo servono fondi regionali e soprattutto statali».