Cinque auto a metano nella classifica delle vetture meno inquinanti
Confermata, ancora una volta, la valenza ecologica del metano nella prima graduatoria ambientale delle quattro ruote mai fatta in Italia.
16 July, 2007
La classifica delle auto meno inquinanti, risultato di "Usala meno, comprala meglio" il primo rapporto italiano sull'impatto globale di furgoni e automobili curato da Legambiente e dall’Associazione Svizzera Traffico e Ambiente (Ata), vede cinque auto a metano nelle primissime posizioni in diverse categorie. A darne notizia è l’Osservatorio Metanauto, struttura di ricerca di Metanauto, la più importante manifestazione congressuale ed espositiva che si tiene in Italia, la cui decima edizione avrà luogo a Bologna nella prima decade di ottobre di quest’anno.
Le auto in questione sono la Fiat Multipla a metano, che ottiene un punteggio di quattro stelle su cinque nella categoria delle grandi monovolume. Nella classe delle auto di piccola taglia sono protagoniste la Fiat Panda e la Fiat Punto a metano. All’interno della classe media superiore la prima ed unica auto non italiana alimentata a metano di questa speciale classifica: si tratta della Mercedes E200 NGT. Nella categoria monovolume ottiene quattro stelle su cinque la Fiat Multipla bipower.
"Si tratta di un riconoscimento, ancora una volta, della valenza ecologica della scelta di passare al metano – commenta Paolo Vettori, Presidente di Federmetano e dell’Osservatorio Metanauto - che porta anche un sostanziale risparmio economico, aspetto da non mettere in secondo piano. Il metano è infatti il carburante meno inquinante tra quelli in commercio e la sua adozione è un fatto di grande rilievo perché contribuisce in maniera rilevante al miglioramento della qualità dell’aria". "Tra l’altro – prosegue Vettori - il momento attuale è particolarmente favorevole per la scelta del metano in quanto gli incentivi statali, in aggiunta a quelli alla rottamazione, consentono di acquistare sia vetture che veicoli commerciali con riduzioni sui prezzi molto rilevanti e che in alcuni casi possono arrivare a sfiorare il 40%".