Parcheggio nel Pincio, in arrivo le ruspe, tra le polemiche
Si conoscerà a breve il nome della ditta che realizzerà il mega-parking nel ventre della collina, sette piani per quasi 800 posti auto. Ma Italia Nostra insorge: “L'opera è dannosa”. Polemiche anche per i criteri di assegnazione dei parcheggi e per il loro prezzo di vendita
23 July, 2007
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Sarà rivelato nei prossimi giorni il nome della ditta che realizzerà il grande parcheggio interrato nelle viscere del Pincio. Nelle scorse ore, l'Atac, l'agenzia per la mobilità del Comune di Roma, ha aperto le buste con le offerte per aggiudicarsi il maxi-appalto da trenta milioni di euro. Sono dieci le aziende in gara, tutte italiane. I lavori dovrebbero cominciare al più presto, e concludersi entro 905 giorni a partire dall'apertura dei cantieri.
Intanto, però, non si spengono le polemiche intorno alla realizzazione dell'opera, un parcheggio di sette piani e 787 posti auto che sorgerà nel ventre del Colle che affaccia su Piazza del Popolo. Secondo il Campidoglio, che ha lanciato il progetto nel 2004, il mega-parking del Pincio rappresenta un tassello indispensabile per liberare dalla morsa delle auto il cosiddetto Tridente, la zona di Roma compresa tra via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta. Dopo la costruzione del parcheggio, infatti, la sosta nelle celebri strade sarà vietata. Non la pensano allo stesso modo gli ambientalisti di Italia Nostra, che hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per tentare di fermare i lavori. Secondo l'associazione, infatti, il parcheggio sarebbe “un intervento inutile e gravemente dannoso, che rischia di danneggiare il patrimonio archeologico, storico e artistico della nazione”. Italia Nostra, in particolare, sostiene che il cantiere sventrerà una delle due rampe di accesso al colle, realizzate dall'architetto Valadier. Non solo. Sarebbe a rischio anche una domus romana presente sotto il Pincio. In Campidoglio, però, fanno spallucce, giurando di aver compiuto accurati studi archeologici che escluderebbero il rischio di danneggiare il prezioso patrimonio storico della capitale. Durante i lavori, inoltre, dovrebbe anche essere possibile continuare ad affacciarsi dalla terrazza, perché il cantiere sarà spostato dalla balconata di almeno 15 metri.
Tutto in regola, dunque? Non proprio. I nodi da sciogliere riguardano anche l'assegnazione dei posti auto che saranno creati. Il Comune prevede di destinarne il 70% ai residenti, il 20% alla locazione sul lungo periodo e il restante 10% alla sosta temporanea, consentita solo agli automobilisti che hanno libero accesso alla Ztl del Tridente. Questa soluzione, però, non soddisfa l'Associazione del commercianti romani, che chiedono che almeno la metà dei posti resti disponibile anche per chi viene da fuori. Scontente anche le associazioni dei residenti, che vorrebbero maggiori rassicurazioni sul costo dei posti auto all'interno del parcheggio. Le cifre – ufficiose – di cui si è parlato finora si aggirano intorno ai 40mila euro, un prezzo troppo alto, secondo i residenti, che chiedono la possibilità di affittare i parcheggi a cifre più “popolari”. L'amministrazione comunale fa sapere che non intende rivedere le quote di assegnazione dei posti auto, e che le cifre fatte finora per il loro acquisto sono “di pura fantasia”. In attesa delle ruspe, comunque, le polemiche non sembrano destinate a placarsi.