Vertice Onu sul clima: investimenti dello 0.5% del Pil mondiale per non perderne fino al 20%. Ma tut
A Vienna il summit dal 27 al 31 agosto. Mille delegati per preparare il dopo Kyoto. I costi al centro della discussione. Per Russia, Giappone, Canada, Nuova Zelanda e Svizzera la riduzione necessaria dei gas serra è un obiettivo troppo ambizioso
29 August, 2007
</b>Daniela Iapicca</b>
Nessun segnale positivo da Vienna. Tutto fermo in attesa di Bali. E anche le iondicazioni dello studio dell'Unfcc appena presentato seocndo cui investire nella difesa del clima è molto più conveniente che non farlo non hano avuto eco nel summit Onu in corso a Vienna fino a fine agosto. Secondo il rapporto Unfcc i 220 miliardi di dollari all'anno sono l'investimento minimo da sostenere per ottenere qualche risultato.
Una versione provvisoria della risoluzione su cui stanno discutendo i paesi riuniti parla della necessità per i paesi più ricchi di ridurre le emissioni di una percentuale variabile fra il 25 e il 40%, rispetto ai livelli del 1990, per riuscire a scongiurare conseguenze prospettate dovute al cambiamento climatico. Secondo i delegati, però, la Russia, il Giappone, il Canada, la Nuova Zelanda e la Svizzera hanno dichiarato che riduzioni così drastiche, anche se dal 2012, sono troppo ambiziose. L'Unione europea è tra i paesi che vorrebbero fissare degli obiettivi non vincolanti. Il "dopo" Kyoto è ancora tutto da discutere.