Il PRG per le Bambine e i Bambini
Di Roberto Morassut - Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma
13 January, 2004
L\'obiettivo di inserire le esigenze dei bambini già nella fase di pianificazione e programmazione del territorio è stato raggiunto con la realizzazione delle Carte Municipali di Piano Regolatore per la Città a dimensione delle Bambine e dei Bambini. Queste sono accompagnate da una Guida per la Qualità degli Interventi a favore dell\'infanzia e dell\'adolescenza. Questi strumenti rientrano negli elaborati indicativi del Nuovo Piano Regolatore Generale. Le carte vengono approvate dai Consigli Municipali dopo un itinerario partecipato che vede protagonisti: le comunità scolastiche, l\'associazionismo e tutti i soggetti che si occupano dei piccoli cittadini. I bambini sono una voce fuori dal coro dei tradizionali interlocutori della contrattazione urbanistica (costruttori, comitati di quartiere, associazioni di categoria…), un soggetto sociale a pieno titolo che rivendica il diritto a una cittadinanza effettiva, che chiede con cognizione di causa di partecipare al disegno di una città che tenga finalmente conto delle loro esigenze elementari, spesso trascurate o negate, e s\'impegni a rendere visibile la loro presenza. Solitamente lo spazio di intervento coincide con una zona \"critica\" del contesto urbano: un quartiere degradato, un abitato periferico in via di riqualificazione, un\'area verde da attrezzare opportunamente rispetto alla fisionomia dell\'utenza locale. In una o più scuole della zona, in collaborazione con i docenti, si avvia un percorso di lettura e comprensione del territorio, con indagini sul campo e raccolta di dati, che vede i ragazzi protagonisti assoluti dell\'azione di ricerca e documentazione: fotografano, filmano, intervistano i residenti, narrano o simulano microstorie, scoprono disfunzioni e carenze, ma anche potenzialità e tesori nascosti, del loro quartiere. Dai materiali raccolti prende gradualmente forma il modello di città \"a misura di bambino\", in cui percorsi pedonali protetti, piste ciclabili, spazi ricreativi, aree verdi attrezzate e ben collegate, cortili condominiali restituiti al gioco e alla socializzazione intrecciano una trama di opportunità e di esperienze per i bambini far muovere in libertà, senza la scorta di mamme-taxi o baby-sitter, giocare in spazi salubri, sentire l\'ambiente circostante amico, sicuro, rispondente. Questo nuovo \"sentimento della città\" si raffigura direttamente nelle mappe territoriali disegnate dai bambini. Qui la rappresentazione frazionata del quartiere come somma di punti isolati, specie di casa articolata in stanze-funzioni - aula scolastica, giardini pubblici, palestra, gelateria…- viene superata da una percezione dinamica dell\'ambiente circostante integrato dalla rete dei collegamenti e delle vie di connessione, i \"corridoi\" che uniscono le stanze dell\'appartamento urbano. Ricompare la strada come spazio delle relazioni sociali, occasione di incontro col mondo esterno, terreno di avventura. E\' una cartografia semplificata, facilitata rispetto a quella specialistica, ma senz\'altro più eloquente ed espressiva: gli urbanisti possono leggere queste tavole, raffrontarle con le loro, e così sintonizzare anche sulla soddisfazione dei bisogni dell\'infanzia le strategie del rinnovamento urbano. In questi anni l\'ufficio del Piano Regolatore dei Bambini (PRB) ha svolto un vero e proprio lavoro di didattica del territorio coinvolgendo oltre 110 scuole elementari, medie e superiori, in maggioranza localizzate in aree periferiche e all\'interno di programmi di recupero urbano promossi dall\'Amministrazione Comunale. I materiali di comunicazione, appositamente predisposti, hanno facilitato e reso accessibile ad un pubblico di non addetti ai lavori le tematiche del Nuovo Piano Regolatore Generale, coinvolgendo l\'intera comunità scolastica (alunni, insegnanti e famiglie).