Il bike-sharing divide gli assessori
Mangone annuncia l'arrivo in città di 1200 biciclette pubbliche. Il collega provinciale all'Ambiente Piras contesta l'iniziativa: costosa e poco efficace
26 September, 2007
Il bike-sharing torinese fa litigare gli assessori. Da una parte Domenico Mangone, assessore all'Ambiente del Comune, dall'altra Dorino Piras, assessore alla Qualità dell'Aria della Provincia di Torino. Il primo ha annunciato da mesi l'intenzione dell'amministrazione di attivare un servizio di biciclette pubbliche -si parla di circa 1200 unità- per rendere più agevoli e ecocompatibili gli spostamenti dei torinesi, specie nel centro cittadino. Il collega Piras non osteggia tanto l'idea in sè del bike-sharing, che peraltro registra ottimi risultati nelle principali metropoli europee (Parigi è solo l'ultimo caso), ma il concentrare su questa iniziativa un finanziamento cospiquo regionale. I due milioni di euro che l'assessorato regionale avrebbe promesso al Comune secondo Piras si potrebbero investire diversamente, per azioni ugualmente volte al miglioramento della qualità dell'aria, ma alternative. Piras cita il "ticket transport", sconto per l'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti casa-lavoro, praticato già ai dipendenti della Provincia di Torino e che, secondo l'assessore, potrebbe essere esteso con immadiata efficacia e costi contenuti ad altri grandi enti o aziende. - <i><b>F.V.</b></i>