Rifiuti, Marrazzo confermato commissario
Prodi conferma la nomina di Marrazzo a commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nel Lazio. L'aumento della raccolta differenziata e l'approvazione del contestato piano rifiuti, le sfide che lo attendono
10 October, 2007
Silvana Santo
Fiducia rinnovata per Piero Marrazzo, a cui il presidente Prodi ha rinnovato la nomina a commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nel Lazio. Nei prossimi mesi, il neo-confermato commissario dovrà traghettare la Regione al di fuori dell’empasse che si è prodotta intorno al contestato piano rifiuti. Nel tentativo di riavviare il dialogo, Marrazzo, fresco di nomina, ha incontrato i sindacati di settore, che minacciano di indire giornate di sciopero se il nuovo piano rifiuti, al contrario della versione originale presentata dalla Regione, non dovesse prevedere la costruzione di un quarto impianto di trattamento, la cui gestione dovrebbe essere affidata all’Ama. Nel corso del vertice, il commissario straordinario ha rassicurato i rappresentanti sindacali, comunicando loro che, insieme alla sua nomina, Prodi ha firmato anche l’ordinanza che sblocca il piano, autorizzando di fatto la costruzione, probabilmente ad Albano, dell’impianto al centro delle polemiche.
Questa soluzione, però, non piace al ministro Pecoraro Scanio e all’assessore regionale all’Ambiente, Filiberto Zaratti, per i quali sarebbe più opportuno potenziare il servizio di raccolta differenziata, in modo da rendere i tre impianti già presenti sul territorio sufficienti per la quantità complessiva di rifiuti da smaltire. Una strategia apprezzata anche dall’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Dario Esposito, che condivide l’attenzione prioritaria alla raccolta porta a porta. Va in questa direzione il piano straordinario annunciato da Marrazzo: un programma di finanziamenti per portare i livelli di raccolta differenziata al 50% entro il 2010. Su questo, almeno, sono tutti d’accordo.
Resta però da trovare l’intesa sul numero degli impianti. Un potenziamento dei tre gassificatori esistenti, che portasse a otto le linee per il trattamento del cdr, sembrava una strada percorribile, ma l’ordinanza firmata dal presidente del Consiglio sembrerebbe escludere questa ipotesi. Il braccio di ferro all'interno della maggioranza, dunque, continua.
Giubbotti Uomo