Ztl di San Lorenzo, “sciopero” dei permessi
I residenti si rifiutano di pagare il pass per accedere alla Zona a traffico limitato del loro quartiere. Chiedono regole più restrittive e la possibilità di pagare un anno di permesso alla volta
09 November, 2007
<b><i>Silvana Santo</b></i>
Mille firme raccolte e centinaia di volantini distribuiti. Fanno sul serio, i residenti del quartiere San Lorenzo, che minacciano di non pagare il permesso per la Zona a traffico limitato. Eppure, sono stati proprio loro, esasperati dallo smog e dal rumore che, soprattutto di notte, rendono invivibile il quartiere, i primi a premere perché l'area venisse chiusa alle automobili. Ora però, insoddisfatti dei risultati ottenuti, chiedono regole più restrittive ed oneri economici inferiori.
In particolare, i residenti vorrebbero che i varchi fossero attivi già dalle 20, un'ora prima di quanto accade adesso, e che siano in funzione tutti i giorni della settimana e tutti i mesi dell'anno (attualmente, gli occhi elettronici entrano in attività quattro sere alla settimana da maggio a ottobre, e solo il venerdì e il sabato nei mesi restanti). A completare il quadro delle richieste, l'estensione dei confini della ztl, un provvedimento a detta loro indispensabile per ridurre effettivamente la congestione e risolvere l'annoso problema della difficoltà di parcheggio. Tutte queste misure, però, non dovrebbero gravare sulle tasche dei residenti stessi, che non accettano, tra l'altro, di dover pagare anticipatamente cinque anni di permesso, mentre al centro storico il pagamento avviene di anno in anno.