«Nessuno riuscirà a entrare nella ZTL pagando un ticket»
Anche i confini della nuova «città proibita» hanno subito una modifica. Capigruppo del centrosinistra e tecnici hanno escluso l’area compresa fra i corsi Matteotti, Vittorio Emanuele II, Vinzaglio e Re Umberto
23 January, 2004
Emanuela Minucci Dopo un mese di annunci, contro-annunci e prove tecniche di esenzione ecco finalmente risolto il mistero della nuova e allargata Ztl sorvegliata dalle telecamere (che debutterà a fine marzo), o meglio, del «giallo» sulle sue modalità di accesso. Ieri, la maggioranza di Palazzo civico - riunita dall’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero - ha deciso di accantonare l’idea dei voucher a pagamento (per entrare nell’area chiusa al traffico dalle 7,30 alle 10,30). Quel famoso semi-pedaggio, insomma, annunciato dal sindaco a fine dicembre come «materia da studiare». Risultato? Per ora l’assessorato ha congelato l’ipotesi di «offrire ai torinesi la chance in più di pagare un ticket quando proprio non se ne può fare a meno». Se ne riparlerà quando sarà superata la fase di rodaggio o nell’ipotesi - abbastanza di là da venire - di portare fino a mezzogiorno il divieto di ingresso nella Ztl. L’ipotesi di mantenere un carnet di ingressi a pagamento, peraltro, era stata ribadita soltanto lunedì sera, alla Gam durante un dibattito organizzato da An. Ma si sa, la gestione della Ztl allargata «è così complicata da risultare una specie di magma in continuo divenire», come ha ricordato lo stesso primo cittadino ai cronisti, martedì mattina, dopo la giunta comunale. «Magma» a tal punto che pure i suoi confini possono pure cambiare. Perchè è questa la seconda novità maturata ieri durante il vertice. I capigruppo del centro-sinistra, infatti, seduti attorno a un tavolo insieme con il direttore della Viabilità Biagio Burdizzo e altri tecnici, cartina alla mano, sono riusciti a far modificare all’assessore anche il perimetro della Ztl. Risultato? Un «bonus» che grazia i pendolari di corso Matteotti e dintorni (l’area che confina con corso Re Umberto, corso Vittorio, e corso Vinzaglio) una zona che aveva suscitato qualche polemica perchè al suo interno si trovano ben due scuole. «Si tratta di un piccolo ritocco che perfeziona un’area - ha dichiarato ieri Sestero - i cui maggiori problemi, come il raggiungimento dei posti auto nei parcheggi sotterranei o degli ospedali (resta soltanto il San Giovanni vecchio, vicinissimo però all’interrato di piazzale Valdo Fusi, ndr) sono stati risolti». A giudicare dai volti sorridenti dei capigruppo, poi, che hanno delegato unanimemente l’assessore a parlare con i cronisti, pare proprio che adesso la delibera possa finalmente arrivare in giunta. Altrettanto sorridente, però, risulta l’opposizione che grida vittoria al capitolo «voucher a pagamento»: «Il sindaco continua a collezionare smentite - ha dichiarato ieri Ferdinando Ventriglia, capogruppo di An - siamo contenti del risultato, ma preoccupati del comportamento incoerente». Al di là dei commenti politici, e della delusione di chi per qualche giorno aveva pensato di poter acquistare un «super-voucher» e non pensarci più, ieri al secondo piano dei Lavori Pubblici si respirava un’atmosfera di sollievo, quasi da post-partum. «Non è stata una passeggiata - ha commentato Sestero - l’importante, però è che adesso si possa finalmente partire. Delimiteremo l’area in modo molto visibile, con colori e dossi, perchè appaia chiaro il divieto, anche intervallando le strisce blu con la scritta Ztl».