Tutti a scuola a piedi contro la 'Mal'aria'
La tradizionale iniziativa di Legambiente sul fronte dell'inquinamento: Paolo Corsini accompagna in aula i ragazzi della media «Foscolo»
26 January, 2004
Pierpaolo Prati Con la mamma, il papà, il fratello più grande. Anche con il sindaco. Purchè si vada a piedi o in bicicletta. Nonostante più del 60% degli studenti italiani abiti a 15 minuti da scuola, infatti, solo un ragazzo su quattro inforca... le proprie gambe per andare a svolgere il suo dovere di bravo scolaro. Una tendenza da invertire, come chiede Legambiente che ieri, in occasione di operazione «Mal’Aria», ha organizzato uno scuolabus tutto particolare. Ha dato appuntamento a ragazzini, genitori e a Paolo Corsini alle 7.40. Punto di ritrovo il piazzale soprastante il parcheggio di Fossa Bagni. Da lì la comitiva si è mossa alla volta della scuola media Ugo Foscolo di via Galilei dove gli studenti hanno sottoposto il sindaco ad un vero e proprio «interrogatorio» sul tema della mobilità e dell’inquinamento. Nel corso dell’incontro i ragazzini hanno dimostrato interesse e preparazione sulla tematica ambientale e richiesto al primo cittadino di farsi carico di alcune iniziative. Altre ne ha sottoposte alla sua attenzione Legambiente. Anche quest’anno il circolo bresciano ha presentato a Corsini il «decalogo del buon sindaco contro lo smog». Dieci punti che vanno: dall’estensione delle zone a traffico limitato a tutto il centro storico e al loro controllo attraverso un sistema di vigilanza elettronico; all’incremento delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali nei pressi delle scuole. Dalla chiusura di piazza Duomo e del Castello alle auto, alla rimozione delle vetture dalle altre piazze e dai marciapiedi del centro favorendo l’uso dei parcheggi sottorranei poco utilizzati. Legambiente chiede inoltre che vengano aumentate le giornate di blocco del traffico e che venga dato al più presto il via ai cantieri per la realizzazione della terza linea delle Lam. Che si controllino maggiormente le emissioni industriali e che si individuino risorse per organizzare una campagna d’informazione e sensibilizzazione sui rischi determinati dall’inquinamento e sui benefici che possono conseguire da un utilizzo consapevole del mezzo privato. Ciò che il circolo cittadino di Legambiente non vuole è che si realizzi la terza linea dell’inceneritore, che verrebbe alimentata con rifiuti provenienti da fuori provincia e darebbe vita ad ulteriori emissioni nocive; e che si consenta il passaggio della futura autostrada di Valtrompia in corrispondenza della tangenziale Ovest. Le preoccupazioni dell’associazione vanno oltre. Il riferimento è proprio alla qualità dell’aria bresciana. «Mal’Aria» per i responsabili di Legambiente che fanno notare sui primi 21 di gennaio, 11 abbiano fatto segnare livelli d’inquinamento da polveri fini oltre la solia d’attenzione o d’allarme. Questi almeno i valori segnalati dalla centralina del Broletto. Da quelle di via Bettole e via Cantore, chiuse da agosto - come hanno polemicamente evidenziato i responsabili del Circolo - non si può sapere più nulla.