Londra insegue Parigi: bike-sharing dal 2010
Il sindaco di Londra annuncia un piano da 700 milioni di euro per la mobilità di pedoni e ciclisti. 12 autostrade ciclabili, 6 mila biciclette condivise e 200 nuove aree pedonali
14 February, 2008
<font size="1"><b><i>Federico Vozza</i></b></font>
Dopo essersi aggiudicata le Olimpiadi del 2012, Londra mette da parte l'antica rivalità con Parigi e lo fa guardando con interesse alla sua recente rivoluzione a pedali. Vélib, il servizio di bike-sharing lanciato su larga scala da Delanoe nella capitale francese, conquista infatti Ken Livingstone che lo prende a modello per la sua Londra. Un investimento di 500 milioni di sterline (700 mln di euro), 6000 biciclette condivise dal 2010, 400 per cento di londinesi in più sui pedali di qui al 2025. Sono questi i numeri presentati dal primo cittadino della capitale britannica che non perde l'occasione per ricordare l'ambizioso obiettivo finale: ridurre la Co2 prodotta in città del 60% in poco più di 15 anni.
Per questo il progetto mira a trasformare le abitudini dei londinesi, tutelando in particolar modo la mobilità di pedoni e ciclisti. In pochi anni verranno costruiti, oltre alle stazioni del bike-sharing ogni 300 metri nell'area centrale, 12 "autostrade ciclabili" radiali e 200 "premium walking areas" intorno a scuole, negozi e stazioni, dove ci si potrà muovere esclusivamente a piedi. Il primo corridoio ciclabile verrà realizzato di qui al 2010 e, nelle intenzioni di Livingstone, sarà seguito da altri cinque entro le Olimpiadi del 2012. "Vogliamo una vera e propria trasformazione ciclistica a Londra - ha dichiarato Livingstone -. Questo sarà il più grande investimento in questa direzione nella storia di Londra, il che significa che migliaia di londinesi potranno pedalare fiduciosi, rapidi e sicuri".