Milano propone una domenica a piedi
A fine febbraio valori elevati di inquinamento da polveri sottili nonostante l'Ecopass
26 February, 2008
<i><b><font size="1">Ovidio Diamanti</font></b></i>
Ritorno alle domeniche a piedi? 35 giorni di sforamento del limite massimo consentito di polveri sottili nell’aria e i dati elevati registrati dalle centraline (quella dell’Arpa in via Verziere ha rilevato domenica 24 febbraio <b>185 microgrammi su metro cubo</b>), hanno convinto il Comune di Milano che occorrono altre misure di lotta allo smog oltre all’Ecopass.
La cabina di regia composta da Regione, province, comuni dell’area critica (a Monza, Brescia e Lodi le polveri sono state addirittura il triplo del consentito) dovrà decidere le misure da adottare. Tra queste è anche possibile il ritorno delle domeniche a piedi proposto da Milano. Da Palazzo Marino fanno anche un appello ai cittadini di ridurre l’accensione del riscaldamento da 14 a 12 ore giornaliere.
Intanto ripartono le critiche politiche all’Ecopass. Il Presidente della Provincia di Milano lo ritiene un provvedimento inutile nella lotta alle polveri sottili. Legambiente invece, che ha sostenuto l’introduzione del pedaggio antismog, propone di estenderlo a tutta la città e non solo alla Cerchia dei Bastioni. Palazzo Marino si difende: l’Ecopass funziona ma siamo pronti a considerare altre misure temporanee di lotta allo smog come le domeniche a piedi.