Il piano regolatore dei bambini romani
E le altre iniziative di partecipazione attiva degli scolari ai piani urbani e di mobilità scolastica
04 February, 2004
Da nord a sud, si infittisce la mappa dei progetti di mobilità scolastica sostenibile nel Belpaese. Un'occhiata a quelli più recenti, già segnalativi nei giorni scorsi. Più che iniziative sperimentali di bicibus e pedibus, per questo inverno la tendenza è quella di puntare su una partecipazione attiva dei bambini, facendoli contribuire alla realizzazione di piani urbani e di mobilità casa-scuola-casa per ridurre l'inquinamento e aumentare la sicurezza dei trasporti. Bambini-architetti, dunque, che ridisegnano i piani urbani delle loro città, trasformandole in isole felici dove muoversi in sicurezza a piedi e in bici. E' quello che è successo, ad esempio, a Roma, col progetto "Pierrebì: i bambini hanno un Piano", grazie al quale entro il prossimo anno tutti i municipi si doteranno di una carta con le trasformazioni proposte dagli scolari, carta poi introdotta a tutti gli effetti nel piano regolatore. Ma anche, più in piccolo, a San Giuliano Milanese, a Morbegno (Sondrio) e a Chieti, col progetto 'Corsia preferenziale'. E a Trento, 'città amica dell’infanzia’, laboratori e questionari mirati ad individuare entro aprile percorsi sicuri per permettere ai bambini di andare a scuola a piedi da soli, in totale sicurezza.