Una città ostaggio dei rifiuti
Strade piene di spazzatura e cassonetti stracolmi. È bastato un giorno di sciopero - da La Repubblica del 12.03.2008
13 March, 2008
di Laura Mari
Cassonetti dei rifiuti colmi fino all´inverosimile, rifiuti abbandonati sui marciapiedi, montagne di scatoloni accatastati accanto ai portoni. E poi sporcizia ovunque, dal centro alla periferia. È bastato un giorno di sciopero da parte dei dipendenti dell´Ama per trasformare molte zone della capitale in discariche a cielo aperto. L´80% dei dipendenti dell´Ama ha aderito allo sciopero indetto dai sindacati del comparto di igiene ambientale Fp-Cgil, Fit-Cisl Ultratrasporti e Fiadel, astenendosi dal lavoro dal primo turno della mattina e fino alle 4.30 di notte. E nonostante l´azienda comunale abbia garantito i servizi minimi essenziali, come la pulizia dei mercati e la raccolta dei rifiuti prodotti da ospedali e case di cura, la città per 24 ore è rimasta ostaggio della spazzatura e dell´inciviltà di tanti romani che, pur sapendo dello sciopero, hanno comunque abbandonato i rifiuti per strada.
«Più che una vergogna, è un vero e proprio schifo - sottolinea Ornella Codretto osservando decine di sacchi della spazzatura accatastati in via Sant´Andrea delle Fratte, vicino a piazza di Spagna - lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione, ma non si può lasciare che la città venga trasformata in una discarica».
Una fotografia del degrado immortalata dai tanti turisti che, attraversando le strade del centro storico, non hanno potuto evitare di notare, con un certo disappunto, i sacchetti di plastica, gli imballaggi di polistirolo delle pescherie e i vari rifiuti alimentari che facevano da sfondo ai vicoli più famosi di Roma, quelli che portano ai monumenti simbolo della capitale, da Fontana di Trevi a piazza di Spagna. «Ma è spazzatura vera o un´installazione artistica?» domanda stupito Sergio Ziveri passando tra via del Lavatore e vicolo Scavolino, mentre Manuela Milini ci tiene a precisare che «Roma è comunque una città sporca, anche quando i dipendenti dell´Ama lavorano regolarmente».
Pensieri condivisi dagli abitanti di vari quartieri della capitale, da Trastevere a San Giovanni, dalla Garbatella al Testaccio. «I cassonetti dei rifiuti sono sempre colmi, soprattutto quelli della raccolta differenziata - spiega Renata Rossi - e poi le strade di alcuni quartieri simbolo della movida notturna, come Trastevere e San Lorenzo, sono costantemente unte, sporche e maltenute».
Un degrado alimentato anche dall´inciviltà di molti turisti che buttano a terra cartacce e involucri di panini, gelati e patatine fritte, ma accresciuto anche dallo scarso senso civico dei romani. Solo così, infatti, si può spiegare la presenza di un vecchio armadio, rotto e inutilizzabile, abbandonato in viale Leonardo Da Vinci, all´incrocio con via delle Sette Chiese in zona Ostiense, dove qualche furbetto approfittando dello sciopero degli operatori dell´Ama e dei cassonetti strapieni, ha pensato di lasciare il vecchio rudere trasformando uno slargo in una discarica abusiva. Uno scenario simile a quello di viale Trastevere, via Ettore Rolli e via Padre Semeria, dove ieri i pedoni sono stati costretti ad affrontare improbabili slalom tra decine di sacchetti dei rifiuti accatastati accanto ai cestini della spazzatura e ai cassonetti della differenziata.
«Si parla tanto della Campania, ma il problema rifiuti riguarda anche noi ed è una vergogna che proprio a Roma si vedano scene simili», commenta Giovanni Dessanti osservando una vecchia valigia abbandonata tra scatoloni, sacchetti maleodoranti e rifiuti di ogni genere accatastati accanto alla fontana di largo del Nazzareno, nel centro storico.