Legambiente: «Con Alemanno e Antoniozzi è nato forse un nuovo Partito della Libertà di asfalto?»
Legambiente Lazio commenta i programmi dei candidati al Comune e alla Provincia di Roma: no al secondo nuovo Gra, no all'eliminazione dell'unica "strada verde" riservata al mezzo pubblico
07 April, 2008
In soli due giorni i candidati del Partito delle Libertà alla Presidenza della Provincia di Roma, on. Antoniozzi, e al Comune di Roma, On. Alemanno, hanno “infilato” una micidiale doppietta di proposte in materia di traffico, smog e inquinamento. Infatti è di pochi giorni fa la proposta, avanzata dall’On. Antoniozzi e dall’On. Alemanno, di realizzare un “secondo Gra”, mentre è di oggi la nuova performance dell’On. Alemanno, che, a sua volta, propone di togliere la sola “strada verde” –ossia riservata in gran parte al solo mezzo pubblico– realizzata nel tratto Corso Trieste/Viale Libia, nel II° Municipio.
“Altro che la “città senz’auto”, qui si propone la “la città con tante auto”, parafrasando il Libro Bianco dell’allora Comunità Economica Europea, che nel 1992 editò un bellissimo studio dedicato proprio al tema. Forse è nato un nuovo Partito della Libertà d’asfalto? –si chiede in merito a queste proposte, il Presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati- Proporre un secondo GRA per Roma vuol dire non solo congestionare definitivamente Roma e l’Hinterland –giacché è noto che una nuova, grande, infrastruttura per la mobilità attrae ulteriore traffico-, vuol dire non solo abbandonare la strategia del ferro per puntare ancora sulle automobili –ovvero far sì che le centinaia di migliaia di pendolari entrino ed escano da Rom` con i treni– ma vuol dire anche sventrare la corona dei Parchi Urbani e Regionali, soprattutto nel Quadrante Nord–Ovest della Capitale, ossia il Parco di Veio, il Monumento naturale di Mazzalupetto, il Parco dell’Insugherata e il Parco della Marcigliana. Oggi ecco, invece, l’On. Alemanno ha proposto di far tornare Corso Trieste/Viale Libia, nel II° Municipio un’autostrada ad alto scorrimento veicolare, eliminando la sola “strada verde” istituita a Roma dalle Amministrazioni Comunale uscenti. In questo caso, l’On. Alemanno sbaglia ad ascoltare un pugno di commercianti miopi, incapaci di capire che lo shopping senza inquinamento si fa più volentieri, e farebbe invece bene ad ascoltare la voce dei residenti, soddisfatti, al contrario, dell’abbattimento delle polveri sottili dei livelli dell’inquinamento acustico da quando è stata istituita la quella strada verde.”