Imballi: recupero al 70%
Presentato il rapporto annuale Conai 2007. Raggiunti con un anno di anticipo gli obiettivi di legge. Il recupero degli imballaggi immessi al consumo arriva al 67.7% (57,1% viene riciclato, il restante 10,6% va a recupero energetico tramite incenerimento). Rafforzato l’impegno per il Sud Italia
22 April, 2008
Settemila comuni convenzionati sulla base dell’Accordo Nazionale stipulato con l’ANCI, 55 milioni di cittadini serviti, 500 piattaforme diffuse sul territorio per il ritiro e l’avvio a riciclo degli imballaggi.
Sono stati presentati il 21 aprile 2008 a Milano i risultati raggiunti da Conai nel 2007. Il segno positivo caratterizza tutte le voci prese in analisi. Nel 2007 gli imballaggi immessi al consumo sono stati pari a 12 milioni e 452 mila tonnellate con un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. La crescita del volume degli imballaggi è praticamente allineata al PIL ed è comunque inferiore rispetto all’aumento della produzione dei rifiuti urbani.
La quota di recupero degli imballaggi immessi al consumo sfiora il 70% (67,7%), con un superamento complessivo di quasi 8 punti percentuali degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale ed europea per l’anno 2008. Nello specifico, tutte le componenti merceologiche segnano una crescita rispetto all’anno precedente, con un balzo in avanti particolarmente significativo per carta (+7,8%), alluminio (+7,7%) e plastica (+ 6,3%).
“L’azione del CONAI è diventata strategica nella messa a punto di un servizio a sostegno del territorio, e quindi degli enti locali, per le attività di raccolta differenziata – dichiara Roberto De Santis, Presidente CONAI - concentrandosi in particolare sull’attuazione del Piano Straordinario a favore delle Regioni del Sud e sulle aree in ritardo sugli obiettivi di legge. Purtroppo, dei 6 milioni di Euro messi a disposizione per il Piano Sud, ad oggi si è riusciti a spenderne meno di un terzo, segno che si rende necessaria una più forte attenzione e sensibilizzazioni da parte delle istituzioni locali nell’attuare i piani di raccolta sul territorio. Non mancano tuttavia i casi positivi (Bari, Avellino, Reggio Calabria) e i segnali di ripresa, tanto che nel 2008 è stata messa a budget una spesa di 3 milioni di Euro“.
Per dare una misura delle possibilità non messe a frutto, sono stati calcolati i costi del non fare una corretta raccolta e valorizzazione dei rifiuti di imballaggio. Nella sola Campania, nell’ipotesi di una raccolta degli imballaggi al 15%, i mancati benefici sono stimati in 90 milioni di euro annui, fra mancati corrispettivi derivanti dall’accordo ANCI/CONAI, costi di smaltimento evitati ed ecotasse per il conferimento in discarica, derivanti dal mancato raggiungimento degli obiettivi di legge sulla raccolta differenziata. Nel caso la raccolta arrivasse al 20%, i costi del non fare salirebbero a 124 milioni di euro all’anno.
Il sito di Conai